Vecchioni fa un comizio pro migranti e canta ”Bella ciao”. Il web: «Vai alla festa dell’Unità»

12 Ago 2019 14:26 - di Alberto Consoli

Scoppia il putiferio ad Ovindoli sulla performance di Roberto Vecchioni. Prima l’intervento pro migranti,  poi la canzone “Bella ciao” hanno innescato un cortocircuito che non è piaciuto al pubblico e non solo.  Come riportato da il quotidiano locale Il Centro, la tappa di “Infinito Tour” che il cantautore sta tenendo nelle principali piazze italiane è finita male e anche  tra i fan di Vecchioni la morale pro migranti, stile campagna elettorale, non è stata presa bene. Oltre agli applausi, infatti, non sono mancati i fischi.

Il sindaco: «Vecchioni fa campagna elettorale»

A stigmatizzare il comizietto improvvisato dal cantautore è stato anzitutto il sindaco leghista, Simone Angelosante, che parla di un’iniziativa di “cattivo gusto”. Vecchioni  «dovrebbe astenersi dal fare propaganda politica di basso livello. Anche perché – aggiunge – è stato molto criticato da una parte del pubblico tanto che io sono stato sommerso da messaggi». «Chiunque può fare tutte le campagne elettorali che vuole, può fare tutti i commenti che vuole, ma deve dire che sta facendo campagna elettorale e che sta facendo comizi. Se invece viene per un concerto, si fa pagare – perché è stato ben pagato non dal Comune ma da un comitato – e fa campagna elettorale, vuol dire che ne va della sua professionalità».

Quando Vecchioni esaltò Carola Rackete

Scoppia il caso politico. Si fionda la deputata dem Stefania Pezzopane che parla di “delirio di onnipotenza” della Lega che secondo lei arriva a censurare i concerti. Ma sul profilo Fb di Vecchioni anche tra i suoi fan non mancano le critiche corrosive di chi distingue il concerto da un comizio: “ Ridicolo….. vecchio nostalgico comunista, si mette a cantare “bella ciao” alle feste di paese, una delusione tremenda ad Ovindoli il 10/08/2019. Se vuole trasformare un concerto in un comizio, andasse alle feste dell’unità….”. Uno va ad ascoltare le canzoni non una campagna elettorale…”, scrive un altro deluso. “Lo facevo più intelligente…”, scrive un altro. Non è la prima volta che  Vecchioni veicola concetti urticanti alla maggior parte delle persone su temi sensibili. Come quando paragonò Carola Rackete – che oggi confessa il retroscena politico della sua manovra –  ad Antigone. Fu uo studente a scrivere una lettera e a “bacchettare” il professore.

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