Irregolare del Togo prende a pugni due donne in stazione (video)
Aggredite senza motivo, nel sottopasso della stazione di Lecco. Le vittime sono due donne: una ragazza di 18 anni, scaraventata giù dalle scale, e una signora di 55, che ha riportato un serio trauma cranico dopo essere stata colpita da un pugno molto violento. Autore delle violenze un uomo del Togo di 24 anni, in Italia senza permesso di soggiorno, immortalato dalle telecamere di videosorveglianza e poi arrestato dalla Polfer. Nelle immagini si vede lo straniero, alto e grosso, scendere dalle scale, spingere con forza la prima vittima e andare avanti. Poi lo si vede colpire brutalmente la seconda donna.
Meloni: «Basta lassismo, le istituzioni reagiscano»
«Guardate queste immagini, poteva capitare a chiunque di noi. Un uomo originario del Togo ha brutalmente e senza motivo aggredito due donne nel sottopasso della stazione di Lecco», ha scritto sulla sua pagina Facebook, Giorgia Meloni, postando il video. «La reazione delle Istituzioni deve essere durissima: galera senza sconti e poi espulsione. Basta lassismo e basta buonismo. Gli italiani – ha scritto ancora la presidente di FdI – pretendono sicurezza».
«Rispedire a casa questi energumeni»
«La gestione dei migranti è anche un problema di sicurezza pubblica della quale il nuovo Ministro dell’Interno deve farsi carico», ha commentato il sindacato di polizia Consap. «Purtroppo questi migranti non sono sempre e solo bambini e donne incinte alla fonda davanti a un porto, ma anche energumeni che vanno fermati e rispediti a casa senza “se” e senza “ma”», ha sottolineato Cesario Bortone, segretario generale nazionale della Consap, rivolgendosi al ministro Luciana Lamorgese e ricordando che «l’impegno delle forze di polizia nel contrasto è costante e fruttuoso, ma la mancanza della certezza della pena scaturente dalla farraginosità normativa vigente rischia di vanificare tutti gli sforzi di donne e uomini della Polizia di Stato».
E’ appena il caso di precisare che secondo informazioni giornalistiche (Corriere della Sera) questo sottosviluppato mentale dopo la convalida dell’arresto è stato mandato dal giudice agli arresti domiciliari. Avete capito bene! Ve lo immaginate? Un togolese agli arresti domiciliari? Praticamente come comminare una sanzione pecuniaria a un nullatenente. Adesso il togolese, libero come l’aria, scomparirà dai radar – magari spostandosi in Europa – libero di commettere la prossima malefatta. Siamo di fronte ad una lotta impari; doveva intervenire la Prefettura rimpatriandolo “ad horas” non affidare il togolese alla Magistratura Democratica.