Bibbiano, cosa dicono le carte. Un libro fa luce sullo scandalo più atroce dell’anno
Sappiamo tutto della bambina portata da Matteo Salvini sul palco di Pontida ma sull’inchiesta di Bibbiano permane un silenzio imbarazzato. Per chi intende documentarsi, oltre slogan e propaganda del momento, è utilissima la lettura del libro appena uscito, Bibbiano e dintorni, scritto dal vicedirettore di Panorama, Maurizio Tortorella (Paesi edizioni, pp. 222, euro 18).
L’autore si attiene fedelmente alle carte dell’inchiesta, mettendo a fuoco i personaggi principali dell’indagine che, dalla fine del giugno 2019, sconvolge l’opinione pubblica e demolisce il presunto “modello”degli otto comuni dell’Unione Val d’Enza, glorificato dalla stampa. Eppure qualcosa di strano emergeva già dai numeri, apparsi in un’inchiesta de La Stampa nel 2016: su 12mila minorenni residenti nei Comuni della Val d’Enza ben 1900 erano in carico ai servizi sociali.
Nell’inchiesta Angeli e demoni 27 sono gli indagati, sei dei quali agli arresti domiciliari.
Il nome di spicco è quello di Andrea Carletti, il sindaco di Bibbiano per difendere il quale scende in campo anche l’Anpi. Il gip Luca Ramponi nell’ordinanza che lo pone agli arresti domiciliari sottolinea che Carletti non si limitava ad una omissione di controllo dell’attività amministrativa ma attivamente e con erogazione di contributi indebiti favoriva il sistema di affidi che aveva la sua “centrale” nel centro Hansel e Gretel, i cui professionisti venivano retribuiti con con compensi doppi rispetto ai prezzi di mercato.
Altra figura centrale è quella di Federica Anghinolfi, paladina delle famiglie arcobaleno: è accusata di avere piegato alle proprie convinzioni ideologiche e a certe sue convenienze il sistema degli affidi a Bibbiano e dintorni.
Il personaggio chiave è però Claudio Foti, psicoterapeuta, finito agli arresti domiciliari e poi scarcerato. E’ laureato in Lettere ma nell’82 decide che farà lo psicologo e sei anni dopo fonda la Onlus Hansel e Gretel (che a Bibbiano, negli ultimi 4 anni, ha incassato oltre 182mila euro). E’ specializzato nell’analisi di bambini a disagio: è accusato di frode processuale e abuso d’ufficio. Storico avversario di Foti è Carlo Giovanardi, che lo giudica ossessionato dalle violenze minorili.
Foti è accusato di avere alterato lo stato psicologico ed emotivo della giovane Valeria, inducendola a confessare presunte violenze subìte dal padre con l’uso della terapia Emdr. La madre sostiene che dopo la psicoterapia la ragazza cominciò a fare uso di stupefacenti e divenne aggressiva e violenta. Foti si è difeso in varie interviste sostenendo di avere salvato i bambini a lui affidati, ma il gip nell’ordinanza lo descrive come un uomo in preda a “fanatismo persecutorio”.
Ma il nome di Foti non compare solo nelle carte di Bibbiano. Fu sempre lui a stendere la perizia per il processo relativo al caso degli abusi all’asilo di Rignano Flaminio: per lui i bambini dicevano la verità ma gli imputati furono tutti assolti. Ma non basta: la Onlus di Foti “fa capolino là dove si sono creati i peggiori mostri nella storia giudiziaria italiana”. E’ presente nel caso dei Diavoli della bassa modenese, nel 1997, quando un gruppo di famiglie di Mirandola e di Massa Finalese è accusato di abusare sessualmente dei figli. Sedici bambini vennero allontanati dalle famiglie. Un parroco accusato di pedofilia e satanismo morì di crepacuore, una mamma si lanciò dalla finestra, un’altra fuggì in Francia per non farsi togliere il figlio che le cresceva dentro. Nel 2018 l’inchiesta televisiva Veleno, di Pablo Trincia, ha fatto riaprire il caso e suggerito una revisione del processo contro i presunti “pedofili di Mirandola”.
Foti lo ritroviamo come perito anche due anni prima del caso di Mirandola, nel 1995, quando la bimba milanese Angela Lucanto viene strappata alla famiglia in seguito a false accuse di pedofilia sollevate contro suo padre dalla cugina quattordicenne. Al caso è ispirata la fiction L’amore strappato con Sabrina Ferilli, che ha partecipato giovedì a Roma alla presentazione del libro su Bibbiano di Maurizio Tortorella.
Ancora più cupo il caso di Sagliano Micca, un piccolo paese in provincia di Biella. Qui una moglie separata accusa l’intera famiglia dell’ex marito utilizzando racconti indotti di suo figlio Angelo, di nove anni: il bambino punta l’indice contro la nonna, il nonno, la cuginetta e la zia, oltre che contro il padre. Gli indagati, dubbiosi di avere giustizia come dirà il parroco ai loro funerali, optano per un suicidio di massa. L’inchiesta lascia dietro di sé quattro vittime. Anche in questa oscura vicenda troviamo tra i consulenti il fondatore della Onlus Hansel e Gretel.
Un personaggio davvero importante per capire che dietro il sistema Bibbiano, oltre al business, c’è una precisa ideologia, difesa a spada tratta dagli indagati di Angeli e demoni, salvo poi scoprire che lo stesso Foti ha subìto maltrattamenti in età infantile e che è coinvolto in un’altra indagine che riguarda la sua famiglia: è accusato a sua volta di maltrattamenti contro la moglie e i figli.
Una vicenda intricata e dolorosa, dunque, che nasce in parte dal desiderio di guadagno ma in parte anche da un pregiudizio negativo nei confronti della famiglia, il luogo “oscuro” da cui i bambini dovrebbero essere liberati salvo poi magari affidarli, come avviene a Katia, a una coppia di lesbiche una delle quali risulterà instabile dal punto di vista psichico. Tutti abbiamo ascoltato l’audiovideo in cui la donna grida alla bambina di scendere dall’auto per lasciarla poi sotto la pioggia dopo avere gridato istericamente: “Non ti voglio più”. La colpa di Katia? Sempre la stessa: non avere ammesso gli abusi da parte dei suoi genitori naturali.
“Finora – conclude Maurizio Tortorella – Angeli e Demoni ha sfiorato soltanto una piccola parte del sistema dell’affido in quel fazzoletto di Emilia,la parte che si presume criminale. Il problema è che nessuno sa quanto valga lo stesso sistema nel suo insieme. Non lo si sa a Bibbiano e negli altri sette Comuni della Val d’Enza, ma lo si ignora anche in ogni altra parte d’Italia”. La promessa Commissione parlamentare d’inchiesta sugli affidi difficilmente decollerà in questo clima che vede Pd e M5S uniti nella lotta per la sopravvivenza. Alla faccia dei bambini e delle famiglie che hanno subìto un’ingiustizia. La narrazione che si sta apparecchiando è chiara: Angeli e Demoni è solo uno slogan, un capriccio retorico della destra, e già escono allo scoperto i difensori di un sistema aberrante, già ci si iscrive al “partito di Bibbiano”.
Il libro di Maurizio Tortorella ha dunque anche questo merito, oltre a quello di fornire documentazioni e retroscena per “parlare di Bibbiano”: quello di informare, di non spegnere i riflettori su una battaglia lunga e difficile ma assolutamente da combattere.
Ergastolo è l’unica parola di commento che l’argomento mi rende obbligatoria. Ma considerando che la suddetta parola in Italia è una semplice suggestione, ci vogliono i lavori forzati per quella gentaglia, alla quale va anche tolto il diritto di cittadinanza, titolo e situazione che paragonerebbe a persone per bene autentici delinquenti.