Boldrini attacca “la bestia” di Salvini: «Sfregia, dileggia e mette alla gogna le persone»
Laura Boldrini, all’indomani dell’ingresso nel Pd, sceglie il suo eterno nemico, Matteo Salvini, per provare a conquistare spazio sui media dopo mesi di anonimato politico dovuto al flop elettorale. L’ex presidente della Camera stavolta attacca la “macchina della comunicazione” del leader leghista, che qualcuno -ma non Salvini – ha ribattezzato “la bestia”. «Do molta attenzione ai social media, sono molto attenta a questo tipo di comunicazione, che mai e poi mai deve essere basata sull’odio e sulla ferocia, ma è un modo per raggiungere persone che altrimenti sarebbero fuori dal dibattito pubblico, senza cadere mai nello scimmiottamento delle peggiori pratiche a cui ci hanno abituato quelli che hanno costruito un sistema di comunicazione che viene chiamato “la bestia”, e mi riferisco alla Lega», ha detto a Start, su SkyTg24, l’esponente del Pd. «Già il nome del sistema fa capire l’intento della macchina comunicativa di Salvini, che si basa sull’esposizione delle figure più fragili: ricordo delle ragazzine che lo avevano contestato che vennero esposte ai peggiori istinti della rete sulla sua pagina, mentre era ministro e avrebbe dovuto garantire la sicurezza e la libertà di espressione anche di quelle ragazzine. Una macchina – conclude – che si basa sul dileggio, lo sfregio, la derisione di chiunque non la pensi come l’ex ministro è tutto quello che bisogna mettere via».
Ma perché la macchina mediatica di Salvini si chiama “la bestia”? «Ho dato io il nome alla nostra struttura copiandolo da The Beast, il sistema informatico usato da Obama nella prima campagna presidenziale del 2012. Allora dominava Facebook. Twitter non si usava: sarebbe esploso con Trump», ha risposto in passato, a Panorama, il capo della struttura, Luca Morisi.