Cesa si emoziona e annuncia: «Facciamo rinascere la Democrazia Cristiana»

19 Set 2019 13:34 - di Fabio Marinangeli

«Si è deciso di mettere in piedi un cantiere di area democristiana, di centro. Fare un patto federativo per dare forza ad un’area popolare – democratico – cristiana – riformista – liberale che argini la sinistra ed i sovranisti. Vogliamo riaggregare quel settore che militava nella Democrazia Cristiana e metteva al centro della politica la difesa delle fasce più deboli». Ad annunciarlo all’Adnkronos è Lorenzo Cesa, segretario nazionale dell’Udc.

«Il sogno e l’obiettivo? Una Dc proiettata nel futuro». Una nuova Balena Bianca. E lo scudocrociato? «Naturalmente sarà il simbolo, perché senza memoria non c’è avvenire. Io credo ci debba essere, ma sarà oggetto di discussione tra noi». Presenti all’incontro «una quarantina di persone. Nessun parlamentare, dell’Udc solo io. Tra i partecipanti, rappresentanti di Dc, Cdu, Mir, Popolari per l’Italia, Popolari per la Puglia, anche repubblicani e liberali di area democristiana, Politica Insieme, Movimento per la Vita con i presenti alla festa dell’Udc a Fiuggi e all’incontro organizzato da Bassetti. Mi sono trovato circondato», aggiunge Cesa, lasciando trasparire una certa emozione.

«C’è bisogno di buonsenso, di un partito della ragionevolezza che si richiami ai valori del popolarismo cattolico. Non intravediamo nella politica attuale partiti e persone che si stiano preoccupando dei problemi della gente», rileva Cesa. «Vediamo solo tatticismi. Per questo, stiamo costruendo un partito moderato ed europeista che si muovi su alcuni binari: il valore e l’importanza dell’Europa, il lavoro e la crescita, la scuola, la sanità, la famiglia, la vita».

«Ci rivedremo tra una decina di giorni invitando i leader delle altre associazioni che non hanno partecipato all’incontro di ieri, per vedere chi ha interesse o no – informa Cesa – Noi come Udc stiamo facendo lo sforzo di unire, senza pretese di primogenitura. Entro una settimana – dieci giorni – anticipa inoltre – allargheremo il tavolo di ieri anche ai parlamentari di area cattolica dei vari partiti. Li coinvolgeremo in questo progetto politico e vedremo chi ci sta e chi no».

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