Dopo omicidi e minacce, ora i fondamentalisti che vivono in Europa ricorrono alla “jihad giudiziaria”
In molti Paesi islamici i giornalisti corrono un serio pericolo di vita, e non solo loro: spesso nel mirino degli integralisti ci sono anche scrittori, intellettuali, attivisti dei diritti umani. Lo rivela un’inchiesta del quotidiano cattolico online Lanuovabussola.it, che racconta come molti giornalisti siano stati uccisi e che molti altri di fatto sono prigionieri politici in questi Paesi islamici, in nessuno dei quali vi è un governo autenticamente democratico. Gli integralisti infatti tendono a eliminare del tutto i diritti umani e religiosi, comprese le libertà di espressione e di stampa. Secondo il giornale online tra questi Paesi si possono inserire la Turchia di Erdogan, l’Iran khomeinista, il Qatar, il Pakistan, tutti Stati – scrive il giornale – in cui il corso della storia è stato deviato dai Fratelli Musulmani. Ma Lanuovabussola.it online rivela che anche l’Occidente “libero” è oggetto di minacce, intimidazioni, e iniziative giudiziarie, soprattutto in Italia. I simpatizzanti dei Fratelli Musulmani infatti sono protagonisti di querele contro chi osa opporsi al fondamentalismo islamico o contro chi si permetta di associare i Fratelli Musulmani al terrorismo jihadista. Il giornale lo definisce con felice espressione “jihad giudiziario”, che ha come obiettivo colpire la libertà di pensiero, di espressione e di stampa, peraltro garantite dalla nostra tanto sbandierata Costituzione. E ultimamente i simpatizzanti del terrorismo jihadista hanno ripreso l’iniziativa, tentando di terrorizzare chiunque si opponga a Isis e al Qaeda, movimenti visti son simpatia dai fondamentalisti islamici che esistono anche nel nostro Paese grazie alle centinaia di migliaia di “naufraghi” “salvati” dalle caritatevoli navi delle ong. Ma Lanuova bussola.it preconizza che la “jihad giudiziaria” sarà sconfitta dalla giustizia stessa.