Eutanasia e suicidio assistito, FdI si batte in difesa del diritto alla vita senza se e senza ma
Maria Teresa Bellucci e Carolina Varchi, rispettivamente capogruppo FdI in commissione Affari Sociali e in commissione Giustizia, hanno partecipato al Convegno dal titolo ‘Eutanasia e Suicido Assistito’ organizzato dal Tavolo Famiglia e Vita presso la Cei, a cui hanno aderito 76 Associazioni cattoliche, nel segno dell’unità e della responsabilità, per tutelare il diritto alla vita e chiedere che il Parlamento non abdichi alla Corte Costituzionale ed eserciti il suo dovere di legiferare su tale materia.
“Fratelli d’Italia – hanno dichiarato Bellucci e Varchi – è fermamente convinta che sia il Parlamento a dover riempire la vacatio normativa sollevata dalla Corte Costituzionale e in ragione di ciò, già a luglio, avevamo chiesto la calendarizzazione della discussione in Parlamento. Ora il tempo sta scadendo, mancano 13 giorni al 24 settembre, data in cui la Corte Costituzionale, senza una definizione parlamentare, si pronuncerà sulla depenalizzazione dell’art. 580 Codice penale. Chiediamo al nuovo Governo M5S PD LEU di intervenire e chiedere maggiore tempo per attuare la discussione in Parlamento e addivenire ad una legge. FdI continuerà a battersi per difendere il diritto alla vita dal concepimento alla morte naturale senza se e senza ma”.
L’articolo 580 del Codice penale riguarda il suicidio e così recita: “Chiunque determina altri al suicidio o rafforza l’altrui proposito di suicidio, ovvero ne agevola in qualsiasi modo l’esecuzione, è punito, se il suicidio avviene, con la reclusione da cinque a dodici anni”.