
M5S, Di Maio ora ha paura: «Chiederò 100.000 euro di risarcimento a chi se ne va»
Luigi Di Maio ora ha paura: l’esodo di massa dal Movimento 5 stelle mina gli equilibri e mette a dura prova immagine e credibilità di esponenti politici e attivisti 5S. E così, dopo aver tuonato contro i transfughi già sulla porta e pronti a confluire nella Lega e ingoiato il rospo dei 5 senatori in viaggio verso Italia Viva di Renzi, è davvero in fibrillazione. Tanto che, a margine dell’assemblea Onu, da New York si affretta a sentenziare: «Ne parlerò con il Pd, dobbiamo mettere fine a questo mercato delle vacche, sia i parlamentari che cambiano gruppo che i gruppi che li fanno entrare».
Di Maio ora ha paura: vincolo di mandato e risarcimento a chi va via
Poi, non pago, sempre da oltreoceano e sempre parlando dei parlamentari M5S che lasciano il gruppo, Di Maio si sbriga ad aggiungere: «È arrivato il momento di introdurre il vincolo di mandato; se cambi gruppo vai a casa». Non solo: per gli esponenti che lasciano il gruppo M5s, intima il leader pentastellato dalla Grande Mela, «avvierò tutte le procedure previste e chiederò il risarcimento di 100 mila euro». Nel frattempo, però, le voci di contatti e manovre per passare da una sponda all’altra si fanno sempre più insistenti: sarebbero almeno 5 i senatori pentastellati che avrebbero contattato il gruppo di Italia Viva a Palazzo Madama.
Il fronte dei “rivoltosi”: chi va, chi va resta
Non solo: da quanto apprende l’Adnkronos da fonti parlamentari, «interlocuzioni sarebbero in corso anche con altri gruppi: si vocifera di contatti anche con i forzisti, sebbene questa opzione metterebbe a rischio la tenuta del governo e il futuro della legislatura. Chi guida il fronte dei “rivoltosi” al Senato parla di numeri più contenuti. Comunque sia si registra un clima di fibrillazione a Palazzo Madama e sia al Senato che alla Camera si guarda con sospetto, in particolare, agli eletti nell’uninominale, ovvero i più “civici” e meno fedeli alla causa grillina.
Al diaspora di grillini: a presto nuovi addii?
Dunque da quel di New York, Luigi Di Maio prova a mettere un argine alla diaspora di grillini e avverte secco (e seccato): parlerà col Pd per introdurre il vincolo di mandato e metter fine «a questo mercato delle vacche» mentre ricorda che le regole M5S prevedono una multa salatissima – 100.000 euro – per i cambi di casacca. Eppure, dopo l’addio di Gelsomina Vono al Senato, passata ad Italia Viva di Matteo Renzi, crescono tra i 5 Stelle voci di nuove uscite. Una imminente a Palazzo Madama, le altre – numericamente più significative – alla Camera, apprende l’Adnkronos. Al Senato possibili addii non dovrebbero minare la tenuta della maggioranza – eventuali passaggi dovrebbero rinforzare le file di Pd e Italia Viva – mentre alla Camera i cambi di casacca potrebbero interessare anche l’opposizione: è qui, infatti, che sarebbero in corso contatti tra delusi grillini e Lega.
SE L’E’ CERCATA IL DI MAIO