Marcello Veneziani: «Vi spiego perché la sinistra è una cupola»
«La sinistra è una cupola». Titolo ed incipit dell’articolo di Marcello Veneziani sulla Verità sono da antologia. «La sinistra è un’associazione di stampo mafioso che detiene stabilmente il potere e lo esercita forzando la sovranità popolare, la realtà della vita e gli interessi della gente. Usa metodi mafiosi per eliminare con la rituale accusa di nazifascismo (o in subordine di corruzione) chiunque si opponga al suo potere. Si costituisce in cupola per decidere la spartizione del potere ed eliminare gli avversari, tutti regolarmente ricondotti a Male Assoluto da sradicare e da affidare alle patrie galere o alla gogna del pubblico disprezzo». Lo scrittore, filosofo ed editorialista va giù duro. La sua lettura di questa pagina deteriore di storia politica che stiamo vivendo si collega a un testo illuminante e dimenticato di Panfilo Gentile intitolato «Democrazie mafiose»: libro che, edito dalle Edizioni Volpe, ebbe poi una diffusione capillare dopo che Montanelli lo elogiò sul Corriere della Sera.
Veneziani: «Ecco il metodo della sinistra»
Il giornalista e polemista Panfilo Gentile circa mezzo secolo fa anticipò con lucidità l’involuzione del sistema democratico e la trasformazione dei partiti in circuiti chiusi e autoreferenziali di stampo mafioso. Se avesse visto quanto sta accadendo oggi – con l’ esproprio del voto fino al disprezzo per la volontà popolare – si sarebbe ancora più convinto delle sue analisi. Per Veneziani la sinistra è ua «cupola» perché «si serve delle camorre mediatico-giudiziarie e intellettuali per imporre i suoi codici ideologici per far saltare i verdetti elettorali, per forzare il sentire comune e il senso della realtà, per cancellare e togliere di mezzo chi la pensa in modo differente. E si accorda con altri poteri tecnocratici e finanziari, per garantirsi sostegni e accessi in cambio di servitù e cedimenti: Mafia & Capitale. Metodi incruenti, ma di stampo mafioso -specifica nell’articolo – e tramite forme paradossali: perché calpesta la democrazia e si definisce democratica, viola le leggi, perfino la Costituzione – sulla tutela della famiglia, sulla difesa dei confini, sul rispetto del popolo sovrano – ma nel nome della legalità e della Costituzione».
«La violenza del lessico della sinistra»
Il termine «Cupola» è forte, indubbiamente, ma Veneziani spiega che il lessico politico disinvolto e fuori misura non è un’invenzione sua, tutt’altro. E’ la sinistra che lo usa come una clava. Per cui l’unico metodo per fronteggare « in modo adeguato la violenza ideologica e propagandistica della sinistra» è rispondere col suo stesso lessico. Del resto, basta leggere come vengono definiti i sovranisti, chi ha a cuore la difesa dei confini, della famiglia, della religione: «È trattato alla stregua di nipotino di Hitler, di nazista, di razzista. Accuse criminali, ma da parte di chi le rivolge, a vanvera, stabilendo un nesso infame e automatico tra amor patrio e xenofobia, difesa della civiltà e razzismo, amore della famiglia e omofobia», scrive Veneziani sulla Verità. E non dovremmo neanche difenderci di fronte a questi attacchi?, si chiede lo scrittore. E fa l’esempio dell’ «uso mascalzone dell’antifascismo che serve per isolare e interdire il nemico e poi nel nome della democrazia in pericolo per l’incombente minaccia della Bestia Nera, sono consentite le alleanze più ibride, senza limiti…». Sì, per tutto questo è giusto usare l’espressione «la sinistra è ua cupola», Veneziani è convinto: «è giusto alzare il tiro e accusare la sinistra tornata ancora una volta al governo senza passare dalle urne, di essere un’associazione di stampo mafioso, di pensare e agire come una cupola, di calpestare la gente e gli avversari con l’arroganza e la presunzione di essere dalla parte del Giusto da ricordare i più fanatici regimi comunisti… Dal Soviet alla Cupola». Applausi.
Bravissimo Veneziani e non solo per gli argomenti ma per la forma in cui li esprime. Complimenti.
Il problema vero è che tutto questo è possibile proprio grazie all’avvenuta cooptazione di tutti i parlamentari italiani. Nessuno, al punto in cui siamo, è esente da colpe. Anche Salvini e Meloni che avevano i numeri per sfiduciare il CONTE BIS, sono fattivamente complici dei ripetuti decreti che hanno letteralmente fiaccato un POPOLO. Far finta di fare oggi la voce GROSSA contro Conte, dopo avergli di fatto consentito di operare con l’intento preciso di DARE un PRIMO NEFASTO COLPO di reingegnerizzazione alla nostra società è cinico e meschino. BRAVO VENEZIANI
straordinario come non essere d’accordo
concordo, pienamente del tuo scritto!! l’ideologia rossa.. va’ estirpata.! w la liberta’ w l’italia saluti franz..
Grande analisi, che condivido appieno, ed é avvalorata dalla reale situazione politica che stiamo vivendo, ma mi chiedo come mai la destra é composta prevalentemente da persone anche di buone idee e propositi, ma mancanti di cultura e di una buona capacità comunicativa per combattere questa cupola ben organizzata e molto eterogenea che riesce a imporre regole plagiando gli italiani buonisti e poco intelligenti, costringendo la destra sempre sulla difensiva e incapace di reagire con efficacia e determinazione!
dovresti candidarti a reggere questo paese oramai abbandonato a se stesso. sono sicuro che solo intellettuali veri come te possano guidare il popolo a tornare NAZIONE.
Credo che saremo in molti a seguirti.cordialmente
Molto convincente
Avevo letto e profondamente apprezzato l’inno al 2 giugno di Marcello Veneziani scritto alcuni anni addietro. Quanto distante era da questo articolo quando affermava tra le altre cose :
“………..L’Italia è il mio popolo e non riesco a fare eccezioni, quelli del nord, quelli del sud, quelli di destra o di sinistra, i cattolici o i laici. Ho preferenze anch’io, ma non riesco ad escludere per partito preso…………”
Che questa eccelsa penna sia considerata una punta di diamante dell’intellighenzia di destra é divertente e drammatico al tempo stesso. Però fornisce una fotografia accurata dei livelli attuali dell’Arte.
… scusate ma mi pare che i linguaggi non siano troppo diversi tra dx e sin a parte che l’una dava dei comunisti a quelli del aPD (non vero viste le disastrose scelte liberiste dei “compagni” nelle ultime recenti tornate elettorali) l l’altra è accusata di fascismo ma non si è mai distaccata dai valori del fascismo ne ha evoluto un pensiero al passo con i tempi…… Nel tutto manca da ambo le parti il tema ambientale che non è percepito come importante (sic!) da entrambi ne premiante dal punto di vista elettorale…
Condivido pienamente, tutto quello che ho sempre pensato,, grazie per questo articolo, bisogna farlo girare il più possibile
No è così sorprendente…conosciamo affinità elettive tra regime sovietico e malavita organizzata…in particolare Georgiana…!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/
…..credo che non sia da definire di stampo mafioso, forse potrebbe essere simile alle corporazioni di un tempo, così come lo sono oggi tuti i partiti. Forse la sinistra è più furba, come le è stata l’era berlusconiana che ha demonizzato per circa vent’anni la parola comunista o il comunismo. No. Credo semplicemente che l’attuale sinistra sia semplicemente più furba degli altri, come il capo della Lega, che però non è stato all’altezza di “tanta” furbizia.
L’amor patrio porto alla complicità con la strage di Peteano in cui furono assassinati tre carabinieri?
Condivido pienamente mi piace molto.
Finalmente una persona che parla chiaro.
io me ne sono convinta anche se non sono all’altezza di dimostrarlo, bravo e grazie per l’articolo
bravo e basta giusto e basta chiaro preciso grazie di esistere sig.veneziani
Per la sinistra la patria è concetto che ha causato guerre quando col nostro risorgimento il popolo italiano ha conquistato una patria autonoma ed indipendente dopo che “per gran tempo l’Italia fu un vano nome”
Era ORA che qualcuno avesse il CORAGGIO di scrivere un articolo così. E bisogna CONTINUARE a scriverne.