Renzi dà i numeri: arriveremo a 50 parlamentari e un centinaio di sindaci
Su Italia Viva, di cui ha appena depositato il marchio dopo i primi intoppi che vedevano nome e simbolo già sfruttatissimi online, Matteo Renzi si dice ottimista. Il futuro che intravede per la sua creatura è roseo e ricco di cifre incoraggianti. A molti dall’esterno, però, sembra tutto un po’ troppo colorito. Peggio: per molti l’ex premier sembra dare letteralmente i numeri…
Renzi su Italia Viva è ottimista: arriveremo a 50 parlamentari
Reali o solo presunti che siano, comunque Renzi annuncia che il suo partito neo-nato presto crescerà e si ingrandirà. In una lunga intervista-manifesto concessa al Foglio, in edicola domani, l’ex presidente del Consiglio e leader di Italia Viva dice infatti: «Se guardate le immagini delle prime riunioni di questi giorni, penso a quella di Milano, ma non solo, vedrete che quel partito non è un partito del 5%. E a bassa voce nei palazzi della politica lo ammettono tutti: chi con entusiasmo, chi con terrore». Insomma, lui a volare basso sulle proiezioni del successo percentuale destinato alla sua nuova creatura nata sulle ceneri del Pd, e dopo lo strappo inferto a un rapporto logorato in anni di fronde intestine e diaspora continua, proprio non ci sta. Tanto che, sempre nella stessa intervista, rilancia il bluff e sfida il banco sulle previsioni, sentenziando: «Questa nostra casa avrà a breve più di cinquanta parlamentari, centinaia di sindaci, una cinquantina di consiglieri regionali, migliaia di amministratori e, soprattutto un sacco di comitati e semplici iscritti. Sarà una rivoluzione».
Ma sul fronte fiscale il futuro intravisto da Renzi non è altrettanto roseo
La stessa rivoluzione che gli italiani chiedono e si aspetterebbero anche sul fronte fiscale – e non solo su quello del restyling interno partitico e parlamentare – ma che invece non sembra potersi dedurre con altrettanto lucido e coinvolgente ottimismo dalle parole di Renzi su pressione fiscale e abbattimento delle tasse. Sempre nell’intervista al Foglio in edicola domani, allora, una lunga intervista-manifesto, l’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi, leader di Italia Viva, spiega perché il suo partito farà tutto il possibile per evitare l’aumento delle tasse in questa legislatura senza specificare meglio il concetto di “tutto il possibile” e, non potendo garantire niente di certo, tenendosi sul generico a livello di proposte e suggerimenti. «Il nostro obiettivo è questo: noi abbiamo fatto un partito No Tax. Qualcuno ha fatto il partito No Tav, qualcuno No Tap, noi facciamo il no Tax – afferma –». Poi, a stretto giro aggiunge anche: «Non comando più io. Ma quello che potremo fare per evitare l’aumento delle tasse lo faremo». Decisamente meno circostanziato, preciso e concreto dei numeri dati in libertà su Italia Viva e i suoi nuovi esponenti. Ma, si sa, sull’enunciazione sic et simpliciter, Renzi non ha rivali…