Rissa notturna a Palazzo Chigi: si rischia la beffa della stangata sull’Iva
Quando mancano poche ore al Consiglio dei ministri convocato per l’approvazione della Nota di aggiornamento al Def, nell’esecutivo torna a salire la tensione sul fronte Iva. A innescare le polemiche sono le dichiarazioni del ministro dell’Economia Roberto Gualtieri a “In mezz’ora in più”, su Rai 3: “Stiamo lavorando a varie opzioni, leggo sui giornali pezzi che combinano vari elementi” spiega Gualtieri, ma l’invito è alla cautela perché “esistono varie ipotesi allo studio che in ogni caso, soprattutto per effetto di incentivi alla transizione verso pagamenti elettronici. Produrrebbe riduzione e non aumento dell’Iva” aggiunge il ministro sottolineando che “questo può essere fatto attraverso rimodulazione selettiva o altri meccanismi”. Un modo come un altro per non escludere quello che era stato preannunciato come il principale obiettivo del governo Brancalene: fermare l’aumento dell’Iva, peraltro eredità del governo Gentiloni.
L’ira di Di Maio sul governo giallo-rosso
Parole alle quali replica in serata il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio: “L’Iva non può aumentare, né nell’aliquota minima, né nell’intermedia, né in quelle più alte” assicura Di Maio a Non è l’arena mentre da Italia, Luigi Marattin ribadisce che “Italia Viva ha fatto nascere questo governo anche per evitare l’aumento dell’Iva. Non c’è nessuna ragione per aumentarla adesso. E lo dimostreremo numeri alla mano”.
Il vertice notturno
Nella notte, durante un vertice durato 4 ore, la maggioranza ha provato a regolare i conti, ma senza esito. Anzi, i toni si sono fatti pesanti e la rissa verbale è scoppiata sul tema dell’Iva. Intorno al tavolo, il premier Giuseppe Conte, il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, i capi delegazione Luigi Di Maio (M5s), Dario Franceschini (Pd), Roberto Speranza (Leu), Teresa Bellanova (Iv) e il sottosegretario Riccardo Fraccaro (M5s). La discussione è iniziata assai tesa, per il no di Di Maio (e Renzi) a ogni aumento dell’Iva, no ribadito anche in un tweet del leader di Italia Viva, in mattinata: “Questo governo non è nato per aumentare l’Iva”. Tra poche ore, un nuovo regolamento di conti a Palazzo Chigi.