Sala senza pudore, ecco il vero obiettivo del Pd: scegliere il prossimo presidente della Repubblica

1 Set 2019 11:48 - di Ginevra Sorrentino

Il sindaco dem Giuseppe Sala, senza pudore e senza remore, in un’intervista al Corriere della sera svela e conferma quello che è il vero nodo della trattativa in corso tra Pd e 5S per chiudere l’inciucio e nominare un governo giallorosso: arrivare a scegliere ed eleggere il prossimo presidente della Repubblica.

In un’intervista al “Corriere”, Sala svela il vero obiettivo del Pd con l’inciucio

E lo dice chiaramente nell’intervista, senza inutili giri di parole, pur camuffando il preciso intento dem in un auspicio possibilista: «Mi auguro che duri il tempo necessario a eleggere il prossimo presidente della Repubblica», perché, come sa bene e aggiunge a stretto giro il sindaco dem nell’intervista rilasciata al quotidiano di via Solferino, «in Italia, in questo periodo storico, il presidente è più importante di qualsiasi premier». E rimarca con l’evidenziatore: «Qualsiasi premier»… insomma, altro che alleanza che sui programmi per esorcizzare lo spettro dell’Iva e riaprire i porti all’immigrazione selvaggia: è l’elezione del prossimo inquilino del Quirinale quello che – carpito il vero nodo della svolta di qualunque esecutivo che verrà – fa gola al Pd e che è in calendario, guarda caso, per il 2022… Un’investitura, quella del nuovo presidente, che ingolosisce i dem più di qualunque premierato e che spiegherebbe il cedere quasi istantaneo di Zingaretti su un Conte bis.

Governare per arrivare ad eleggere il nuovo capo dello Stato nel 2022

D’altronde si sa: è dal Quirinale che passa lo snodo per poteri e scelte importanti. È da lì che arriva l’ultima parola. e come riporta, tra gli altri, in queste ore anche il sito de Il giornale che alla vexata quaestio dedica l’apertura, «è stato, infatti, Sergio Mattarella a decidere di non sciogliere le Camere e indire nuove elezioni quando Matteo Salvini ha deciso di staccare la spina all’esecutivo gialloverde. Ed è stato sempre Mattarella a dare l’incarico a Giuseppe Conte di formare un governo con Cinque Stelle e democratici». E se proprio tutto quanto appena detto non bastasse, un’ultima argomentazione la fornisce sdempre sala nell’intervista al Corriere quando, oltre ad augurarsi che sia questo governo a eleggere il prossimo capo dello Stato, auspica anche che il successore di Mattarella possa traghettare definitivamente  il Paese «integralmente nel contesto europeo». Dunque, come suggerisce emblematicamente il primo cittadino di Milano ai kompagni del Pd sempre dalle colonne del quotidiano che lo intervista, «tenere i nervi saldi e fissare una linea oltre la quale non si può andare». Anche perché, e Sala lo conferma una volta di più sul finale: «Nessuno di noi si augura che il governo nasca solo per bloccare l’Iva e fare la finanziaria, ma per dare il via a una stagione riformista». Più chiaro di così…

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