Sondaggio, il governo giallorosso sconta l’inciucio: calano Pd e M5S. FdI vola al 9%
Il Pd in calo paga lo scotto dell’inciucio di governo con gli ami-nemici grillini oltre a scontare lo strappo di Renzi e la scissione in Italia Viva, gli elettori leghisti ancora sotto schiaffo per quanto accaduto ad agosto e sempre più attratti dalla coerenza e costanza di Giorgia Meloni giustificano un calo della Lega in termini di consensi e una progressiva e inarrestabile crescita di Fratelli d’Italia: si potrebbero riassumere così le coordinate di riferimento evidenziate dal sondaggio di Pagnoncelli pubblicato oggi dal Corriere della Sera che senza fraseggi intermedi e con la nettezza garantita dalla veridicità della matematica percentuale fotografa la retromarcia di Pd e grillini puniti da esodi repentini e cambi di casacca improvvisi, e il successo di fdi che mescola inestricabilmente credibilità, affidabilità, coerenza.
Sondaggio “Corriere della sera”, calano Pd e M5s, FdI vola al 9%
E allora, dem al 19,5%, Lega al 30,8 e Meloni al 9%: dati che, riletti in controluce, significano che Pd e Lega sono in flessione mentre cresce FdI; FI che migliora il proprio risultato (oggi è al 7%), e infine la sinistra, che si mantiene poco sotto al 3%, senza né sbalzi significativi né ricadute apprezzabili in riferimento alla nuova situazione. E, soprattutto, «la contrazione significativa registrata dal M5S, passando dal 24% della rilevazione precedente, all’attuale 20,8%». Una perdita dovuta anche «al passaggio di una parte di questi elettori nell’area dell’incertezza e dell’astensione. La mobilitazione iniziale a favore del governo sembra rientrare, anche per le numerose polemiche e per le perplessità che autorevoli esponenti del Movimento hanno espresso nelle ultime settimane». Questa, sostanzialmente, la fotografia scattata da un sondaggio pubblicato oggi dal Corriere della Sera sul gradimento elettorale e le possibili indicazioni di voto del paese rispetto ai partiti e alò governo in carica. Numeri che la dicono lunga sul governo giallorosso insediatosi con l’inciucio i cui due principali partiti di riferimento, Pd e M5S, , tra scissioni e fughe di massa dei loro esponenti pagano in termini numerici e di fiducia il conto agli italiani: entrambe le componenti dell’esecutivo giallorosso, infatti, sono date in calo dal sondaggio del Corriere mentre, di contro, cresce la forza d’opposizione guidata da Giorgia Meloni...
Pollice verso sul governo giallorosso
E più esattamente: «L’insediamento del governo Conte è stato accolto con una certa perplessità – si legge sul Corsera – . Nella prima rilevazione alla ripresa dopo le vacanze, aveva il gradimento del 36% degli italiani, con la maggioranza assoluta che esprimeva invece un giudizio negativo (52%). Oggi le valutazioni rimangono prevalentemente negative, ma con una forbice che si restringe… L’indice complessivo migliora lentamente, passando dal 41 del primo sondaggio di inizio settembre al 45 di oggi». Sul fronte dei partiti, però, «le intenzioni di voto evidenziano alcune differenze apprezzabili rispetto alle stime di fine agosto» e non solo, almeno non prioritariamente, per la presenza della nuova formazione di Renzi stimata ad oggi al 4,8%, dunque appena qualche decimale sopra il risultato ipotizzato all’atto della nascita. Dunque, come riferisce il quotidiano di via Solferino e «come era lecito attendersi il Pd è quello che ne esce più ridimensionato: oggi è infatti al 19,5%”. Per il M5S si registra “una contrazione significativa, passando dal 24% della rilevazione precedente, all’attuale 20,8%». Batoste che la dicono lunga sull’indice di gradimento del governo in sella.
FdI conquista tutti, anche i delusi della Lega…
E a proposito di flessione, stando al sondaggio in oggetto, anche la Lega vede contrarsi il proprio consenso: scende infatti di un punto rispetto alla rilevazione di fine agosto, attestandosi a poco meno del 31%, ma complessivamente risulta in flessione di oltre 5 punti rispetto a fine luglio, quando era al governo. Il calo, dovuto come abbiamo detto alle perplessità per il comportamento di Salvini e oggi presumibilmente enfatizzato anche dalla diminuita presenza mediatica del leader (non tanto sul web, quanto su stampa e tv), vede un passaggio verso l’astensione da un lato e verso FdI dall’altro che, infatti, segna un ulteriore incremento e si avvicina al 9%». «Il posizionamento chiaro di Meloni – si legge sul Corsera – la polemica con il governo, la sua visibilità sui media, fanno premio e per una parte degli elettori rappresentano un’alternativa alla Lega». Di più: il coraggio della coerenza, la forza della costanza, credibilità e determinazione nel cercare risposte ai bisogni degli italiani, premiano il partito di Giorgia Meloni e la sua leader.