Spaccio di cocaina vicino alla casa di Montalbano. Arrestato il titolare di un pub
Con l’accusa di paccio di droga, proprio a pochi passi dalla casa del commissario Montalbano, la Squadra mobile di Ragusa ha arrestato un uomo di 38 anni. Proprio come nella trama di uno dei popolari racconti di Camilleri, qualcuno ha notato che uno dei titolari di un pub-.istorante di Punta Secca aveva uno strano giro nel suo locale. In estate l’anomalia era passata inosservata ma quando l’affluenza è diminuita è stato facile notare quel via vai sospetto. Il locale, ironia della sorte, si trova a pochi metri dalla casa usata come set per la serie televisiva tratta dai romanzi di Camilleri e non è stato difficile per i poliziotti fingersi bagnanti per tenere sotto osservazione l’area. Gli agenti in borghese della Squadra Mobile hanno potuto così constatare che la segnalazione poteva avere fondamento e, non hanno il momento è apparso favorevole, hanno effettuato un blitz.
Appena uno dei due titolari è uscito dal ristorante è scattato il controllo degli uomini della Squadra Mobile e della Squadra Volanti. L’uomo non ha neanche fatto finire gli agenti di parlare ed ha consegnato la droga che nascondeva negli slip. “L’arrestato ha avuto l’ardire di raccontare agli agenti che non era droga ma una anfetamina che usava in palestra nonostante non avesse neanche le doti fisiche per fingersi dopato – dicono gli investigatori- Gli uomini della Squadra Mobile hanno poi completato la perquisizione del locale rinvenendo una bilancia di precisione. Accompagnato presso gli uffici della Questura di Ragusa, l’uomo è stato identificato dalla Polizia di Stato e arrestato”. L’arresto è stato convalidato, considerato anche l’esito delle analisi chimiche effettuate dai laboratori di Ragusa che hanno certificato che la sostanza era del tipo cocaina. “La Polizia di Stato di Ragusa quotidianamente mette in campo gli uomini della Squadra Mobile per il contrasto del traffico di sostanze stupefacenti. Ancora una volta è stata fondamentale la collaborazione dei cittadini che hanno segnalato il comportamento sospetto. I luoghi di “Montalbano”, così come il resto del territorio, vanno protetti da soggetti che tendono a renderlo meno sicuro”, dice il dirigente della Mobile Antonino Ciavola.