«Su Capaci ci fu depistaggio». Ad Atreju la drammatica testimonianza dell’autista di Falcone
«L’attentato di Capaci per me è un depistaggio. Potevano benissimo eliminare Falcone a Roma con un colpo di pistola, senza fare tutto quello che è stato fatto. Chi è stata? La mafia. Ma di quale mafia stiamo parlando?». Lo ha detto Giuseppe Costanza, autista di Giovanni Falcone, sopravvissuto all’attentato di Capaci, intervenuto ad Atreju dove ha anticipato che sarà ascoltato presto in Commissione Antimafia. «Ero insieme a Falcone quando qualcuno ha pensato di farci saltare in aria. Sono stato accanto a lui dall’84 al ’92 e ne ho viste tante», ha detto Costanza raccontando particolari del giorno della strage. «Si dice che io sono stato l’unico sopravvissuto – ha continuato l’autista di Falcone – ma ce ne sono altri tre che stavano dietro alla mia macchina e non se ne parla come non si è parlato di me per ben 23 anni». «Non è giusto dimenticare chi ha rischiato la propria vita», ha sottolineato l’autista di Falcone che ha definito «una cosa anomala» il fatto che lui e gli altri sopravvissuti sono stati a lungo dimenticati. Costanza ha poi sottolineato che sarà ascoltato in Commissione Antimafia: «Ho chiesto di essere sentito dalla Commissione, è strano che io non sia stato mai ascoltato».