Un tweet di Becchi rilancia i dubbi sul conflitto d’interessi di Conte con Alpa
Una foto vecchia? O una foto falsa? I dubbi su quella targa che accomuna il professor Alpa al professor Conte in uno studio professionale, vengono rilanciati dal professor Paolo Becchi, ex ideologo del M5S, che pubblica l’immagine della targa sul proprio profilo Twitter chiedendosi: «Non lavorava nello studio Alpa? Eppure io credo che la foto sia autentica … voi che dite? In effetti se Conte lavorava nello stesso studio di Alpa e lo stesso Alpa gli ha fatto vincere il concorso a cattedra non c’è un vizio di incompatibilità?», dice Becchi, che riprende una polemica sollevata qualche tempo fa da Repubblica.
Il presunto conflitto d’interessi sollevato dal quotidiano e da Becchi riguarderebbe il concorso svolto da Conte e al quale aveva partecipato, in veste di esaminatore, il professor Guido Alpa: si era nel 2002 e Conte fu giudicato idoneo al ruolo di professore ordinario. L’Autorità Anticorruzione nel 2017 ha stabilito che “la collaborazione professionale tra candidato e commissario o la comunanza di vita, per assurgere a causa di incompatibilità, deve presupporre una comunione di interessi economici o di vita tra gli stessi di particolare intensità”. Ma Alpa e Conte erano davvero nello stesso studio? La smentita era già arrivata con la spiegazione che quel sodalizio non era da considerarsi uno studio associato e che nel 2012 i due partners avevano deciso di porre fine alla associazione professionale e di proseguire l’attività singolarmente in reciproca autonomia”. Conte era dunque un semplice collaboratore di Alpa, tale da non configurare conflitto d’interessi?