A San Giovanni il vaffa lo beccano Beppe Grillo, Pd e Cinquestelle. Quella piazza non è più vostra
Impressionante, quella piazza San Giovanni. Se la sognano Beppe Grillo, il Pd, i Cinquestelle. In quel luogo enorme adesso sono loro “quelli di prima”, e si beccano colossali vaffa da duecentomila persone felici di essere lì. Unite, quelle persone. E uniti i loro partiti.
Un tempo si sventolavano le bandiere rosse, per una stagione quelle pentastellate. Ieri ha campeggiato il tricolore, assieme ai simboli della Lega, di Fratelli d’Italia e di Forza Italia. Una distesa che non finiva mai. Un popolo che non si stancava mai. Leader che non sbagliavano mai.
Bravi Salvini, Meloni, Berlusconi. E i governatori
Si è assaporato il sapore della rivincita a piazza San Giovanni. Roma bella e appassionante e magari fosse così ogni giorno, altro che Virginia Raggi. Bravi Matteo Salvini, Giorgia Meloni, Silvio Berlusconi. E i governatori, magnifico emblema di un’Italia che ha già indicato dove sta la maggioranza degli elettori che la sinistra non vuole portare alle urne. Ma prima o poi si voterà e accadranno solo cose belle.
Le hanno elencate i protagonisti sul palco ai protagonisti sulla piazza. Idealmente parlava Oriana Fallaci, nel nome di valori incancellabili.
Pd e Cinquestelle dovranno sparire dall’orizzonte politico di ciascun partito del centrodestra. E passo dopo passo si riforma una coalizione coesa. A settembre, nella piazza di Montecitorio voluta da Giorgia Meloni mancavano gli azzurri. Ora c’erano. Certo, senza Mara Carfagna e Renato Brunetta. Pazienza: c’era CasaPound e nessuno si è spaventato.
Pd e Cinquestelle, addio a piazza San Giovanni
Non poteva esserci Giuseppe Conte, che col popolo non si è mai confrontato in vita sua. C’era Gad Lerner, che però non è riuscito nell’impresa di farsi schiaffeggiare, come sognava per una settimana di martirio. Risuonavano cupe le dichiarazioni di Luigi Di Maio, che accusava il centrodestra di essere “in piazza per difendere i loro amici”. Ovvero, gli evasori fiscali. Mascalzone, in piazza San Giovanni c’erano duecentomila persone, uomini e donne che lavorano, e lui ha offeso tutti uno per uno, una per una, perché è un poveretto che ha scoperto l’Eldorado a quindicimila euro al mese. Vergogna. Quelli di San Giovanni non intascano il reddito di cittadinanza. Perché non sono rom, ladruncoli, ex brigatisti.
A San Giovanni gente che vuole combattere civilmente. Che accoglie l’immigrato che fa il suo dovere. Ma se quello viene qui e pretende di toglierci il Crocifisso e il Presepe, può restare tranquillamente a casa sua. C’era chi vuole uno Stato che combatta l’evasione fiscale abbassando le tasse e non criminalizzando un popolo e agitando lo spettro del carcere.
A quegli italiani bisogna dare un Paese con certezza di governo. Repubblica presidenziale, abolizione dei senatori a vita e sistema elettorale che consenta di sapere chi vince e chi perde ora sono patrimonio comune.
Benedetta questa piazza, che da ieri ha restituito entusiasmo a chi masticava amaro per la salita al potere del governo degli sconfitti. Non passa la rabbia, ma cresce la consapevolezza che costoro se ne andranno a casa. Non servirà più un Vaffa collettivo, ma basterà depositare la scheda nell’urna elettorale. Domenica prossima si (ri)comincia con l’Umbria. E poi verrà. Verrà quel giorno in cui la smetteranno definitivamente di imbrogliarci.
Sono d’accordo con Salvini è l’unico politico vero e spero di tornare presto al voto
Grande il Centro Destra mi spiace non esserci stata ma con il cuore ero con loro.
Sono convinta che come dici Salvini uniti ce la faremo e una bella sbadilata di merda ai sinistri l’abbiamo data.
Mio marito ed io viviamo a Tenerife siamo pensionati e in Italia non potevamo farcela
e questo non deve piu’ succedere gli italiani devono stare in Italia nel nostro paese.
Grazie a tutti avete un giornale splendido.
Io ero lì. Fantastici Meloni, Salvini, Maglie e tutti gli altri.
Abbiamo espugnato questa piazza bellissima, ora mandiamo a casa gli abusivi di palazzo Chigi!
Analisi ineccepibile
Si parla delle tantissime persone presenti alla bella manifestazione di Roma, ma vorrei aggiungere a loro, le altrettante persone di fronte alla TV,per una diretta dell’evento che si è,per tanti versi,cercato di far passare sotto-tono. Quelle persone che per vari motivi di eta’,deambulazione,ecc,come quegli anziani e disabili che qualcuno verrebbe escludere dal voto, pur non potendo essere presenti fisicamente lo sono stati sicuramente con il loro CUORE TRICOLORE.