Agenti uccisi a Trieste: trucidati da più colpi a raffica. E il killer non risponde ai magistrati

5 Ott 2019 11:14 - di Greta Paolucci
agenti di polizia uccisi a Trieste

Agenti uccisi a Trieste: lo choc non accenna a diminuire. Le pistole rubate, colpi a raffica nella questura della città e due poliziotti poco più che trentenni ammazzati in servizio. A perdere la vita,l’agente Pierluigi Rotta e l’agente scelto Matteo Demenego, caduti sotto i colpi di Alejandro Stephan Meran, dominicano affetto da problemi psichici, portato in questura insieme al fratello Carlysle dopo essere stato fermato per una rapina.

Agenti uccisi a Trieste: la dinamica

E come sono andate le cose viene ricostruito e reso noto con una nota ufficiale proprio della questura. La dinamica dei fatti ripercorsa nel documento spiega come all’interno dell’Ufficio prevenzione generale, dopo aver chiesto di andare in bagno, il killer sia riuscito a prendere la pistola d’ordinanza in dotazione «all’agente Pierluigi Rotta». Come abbia esploso due colpi al lato sinistro del petto e all’addome». E come, sentiti gli spari, l’agente scelto Matteo Demenego «sia uscito per verificare cosa stesse accadendo, venendo a sua volta attinto sotto la clavicola sinistra, al fianco sinistro e alla schiena». Sarà l’autopsia a stabilire quali sono stati i colpi mortali.

Agenti uccisi a Trieste: il killer non risponde

Intanto, il killer non risponde ai magistrati. Nella serata di ieri, infatti, il magistrato di turno e il procuratore – dopo che il primo in questura aveva sentito il fratello del pluriomicida – si sono recati in ospedale per interrogare l’indagato che si è avvalso della facoltà di non rispondere. I magistrati lo hanno dichiarato in stato di fermo. L’uomo è in attesa la decisione del gip sulla convalida del fermo. Intanto, si apprende che nessun capo d’accusa viene imputato a Carlysle Stephan Meran, fratello del killer. Smentita anche la notizia che anche lui fosse armato. Il 32enne è stato sentito come testimone subito dopo il duplice omicidio.

Agenti uccisi a Trieste: il terzo agente ferito sarà operato

Il terzo agente rimasto ferito nella sparatoria sarà operato. Nel tentativo di fuga, il killer ha ferito alla mano sinistra un assistente capo in servizio alla Divisione Pas. L’uomo è attualmente ricoverato all’ospedale cittadino in attesa dell’intervento chirurgico. «È in buone condizioni. Sto andando da lui per parlargli», ha commentato a SkyTg24 il questore di Trieste, Giuseppe Petronzi, all’indomani della strage.

Commenti

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  • maurizio pinna 5 Ottobre 2019

    Il “ragazzo” è scaltro come quello della statuetta a Berlusconi. Incapaci di intendere e volere o disturbati dove fa comodo a loro. TOLLERANZA ZERO=ERGASTOLO + 41bis.

  • John 5 Ottobre 2019

    Poliziotti sparate….come fanno in America….meglio sotto processo che sotto terra….