Arriva il Grande Fratello Fiscale, le mani dello Stato sui conti correnti
Una serie di poteri in più da parte delle Agenzie delle Entrate. Sia sul controllo dei conti correnti che sul pignoramento. E anche su prelievi e pagamenti automatici che le autorità possono disporre persino per le multe. Prelievi forzosi anche sui conti correnti. Arriva nel dl fiscale la morsa del fisco. Ovvero soglie di punibilità più basse e aumento delle pene fino a otto anni. Con il giro di vite in arrivo il rischio di finire in manette diventa più concreto. Roba da brividi.
Nella bozza del dl fiscale circolata nelle ultime ore la stretta non c’era. Tanto da alimentare i rumors su una frenata del governo e su presunte tensioni tra i ministeri della Giustizia e dell’Economia. Invece questo governo “manettaro” ha assicurato di volere confermare tutto lunedì sul tavolo del Cdm: “Certo che le inseriremo“, conferma all’Adnkronos la viceministra all’Economia Laura Castelli. Le pene sono aumentate fino a otto anni. Mentre le soglie di punibilità, ovvero il tetto di evasione oltre il quale si rischia di finire in prigione, scendono fino a 50mila: per omesso versamento di ritenute dovute o certificate, mentre passano da 150 a 100mila per il reato di dichiarazione infedele.
Meloni: «Ecco il nuovo Stato tecno-finanziario»
Nella bozza, la pena per dichiarazione fraudolenta passa da un minimo di un anno e sei mesi a un massimo di sei anni, attualmente in vigore, a un minimo di 4 anni e a un massimo di 8; la dichiarazione infedele, finora punita da uno a tre anni verrà punita da due a cinque anni. Mentre l’omessa dichiarazione passa da un anno e sei mesi a quattro anni attualmente fissato, a una pena detentiva da due a sei anni. Pene severissime anche per occultamento o distruzioni contabili di documento. Con un innalzamento che va da un anno e sei mesi a sei anni attualmente vigente a un minimo di tre e a un massimo di sette. Per l’omesso versamento di ritenute dovute o certificate e il reato di omesso versamento di Iva scendono le soglie di punibilità, Nel primo caso passando dagli attuali 150mila a 50mila, nel secondo da 250mila a 100mila.
Il Grande Fratello Fiscale
Critica fortemente Giorgia Meloni queste misure “manettare” che spieranno i cittadini senza peraltro concentrarsi sui grandi evasori. Roba da grillini, insomma. C’è infatti un provvedimento odioso con cui i cittadini dovranno misurarsi. «L’ultima frontiera del Grande Fratello fiscale voluto dagli ultimi governi è il prelievo forzoso nel conto corrente delle cartelle esattoriali». Prosegue la leader di FdI. «L’Agenzia delle Entrate potrà mettere le mani direttamente nei conti correnti degli italiani chiedendo alla banca lo storno della somma imputata. Senza passare per il Giudice. Lo Stato di diritto viene sostituito dal nuovo Stato tecno-finanziario». Altro punto cruciale: «I cittadini sono obbligati a tenere i loro soldi in banca e a spenderli con la moneta elettronica. Questo per permettere allo Stato di spiare tutti i loro movimenti, prelevando direttamente i soldi quando ritiene di farlo. Nel frattempo banche e multinazionali continuano indisturbate ad eludere il fisco per decine e decine di miliardi ogni anno».
E tornato il potere ex unione sovietica.
Questi politici che in realta si dicono servitori dello stato ( cioe nostri servitori,) ci trattano come loro schiavetti rubando e gestendo i nostri soldi a loro piacimento.
Cosa aspettiamo per scendere in piazza cittadini di ogni partito politico.
Io ci sono vi aspetto.
Una violazione brutale non solo dei nostri conti correnti, ma della nostra privacy e delle nostre vite. Nemmeno negli Stati governati dal più becero comunismo si sono mai spinti fino a tanto. Uno sdegno infinito per un governo abusivo, che pretende di renderci tutti schiavi, privi di qualsiasi tutela ed identità. La libertà, la democrazia, suonano come delle parole svuotate di significato. È la solita filosofia che l’individuo deve essere immolato per il bene della società. Ma che ne sarà di una società nella quale gli individui sono dei numeri, denudati di qualsiasi forma di tutela ? Signori comunisti, ripetete sempre gli stessi storici errori : la società può sopravvivere solo se di rispettano le individualità, perché gli uomini non sono pecore. E questa delirante concezione ha seminato morte e distruzioni, sempre e dappertutto.
Se non accadrà nulla, se dureranno altri 3 anni ebbene sì, diventeremo come l’Argentina o il Venezuela: pensate i venezuelani stanno scappando in Colombia pur di andarsene. Se accadrà a noi poichè la Svizzera ha un piano di contingenza per fermare ogni tipo di ingresso di massa, e i big EU non ci accettano, ci toccherà scappare in Albania o in Portogallo.
Che dire
Ormai l assenza della cultura dello stato diritto è direttamente proporzionale alla assenza di cultura della attuale classe dirigente, che governa senza nemmeno aver conseguito il diploma.
Le ragioni della morte della meritocrazia stanno nel clima di odio sociale seminato da anni dai falliti frustrati signor no ai quali l abuso del diritto di cronaca ha dato voce
La popolazione italiana che in maggioranza ha votato questa classe dirigente, merita questa classe dirigente, merita di vivere nella soglia di povertà che loro chiamano uguaglianza sociale
la società civile quella che potrebbe fare un minimo ormai è emarginata ghettizzata e sola a subire ogni giorno le ferite fatali allo stato di diritto
beh che dire ” inutile lavorare inutile studiare inutile guadagnare investire produrre, in questo paese … Ci pensano loro rendendoci tutti poveri da 800 euro al mese ma tutti uguali tra noi..Non uguali a loro”
L Italia è finita ormai andiamo a vivere ovunque saremo almeno più liberi di essere capaci di guadagnarci da vivere con le nostre capacità
questo Paese è morto !!! inutile il tentativo di recupero va abbandonato e le attività portate dove i servizi funzionano il fisco è giusto ed equo e dove la rete per supportare la tanto decantata moneta elettronica FUNZIONA davvero senza lasciarti a piedi ogni due per tre !!!
E Conte è uomo d’onore
Signori, se io venissi qui per scuotere il vostro cuore, la vostra mente, per muovervi all’ira alla sedizione farei torto a Conte, torto a Di Maio, uomini d’onore, come sapete.
No, no. Non farò loro un tal torto. Oh… preferirei farlo a me stesso…
Preghiamo che il cielo decida per la loro dipartita e che non si dimentichi di Zingaretti