Boldrini, giravolta spaziale. «Mai stata comunista, mai cantato Bandiera Rossa»

21 Ott 2019 15:27 - di Redazione

Laura Boldrini, da sempre donna di sinistra, candidata prima con Sinistra, ecologia e libertà poi con Leu, soprannominata ai media “Boldrinova”, ora sostiene di non avere nulla a che fare con il comunismo. «Non canto Bandiera Rossa perché non vengo da quella storia, non sono mai stata comunista. Bella Ciao mi sarebbe stata più vicina». La deputata del Pd, ai microfoni di “Un giorno da pecora”, su Rai Radio1, si sgancia da quell’ingombrante passato nei partiti post-comunisti. Forse per giustificare la propria adesione ai”centristi” del Pd. Un segnale politico a chi, in futuro, dovrà valutare una sua candidatura.

La Boldrini in un libro fa la vittima

Intanto sull’ex presidente della Camera si sta per dare alle stampe un libro nel quale la si presenta come vittima dell’odio ingiustificato, non solo sui media.  “La grande nemica. Il caso Boldrini”: è un libro firmato da Flavio Alivernini, il responsabile della comunicazione della stessa politica. Nel testo la Boldrini si piange addosso e punta l’indice contro chi la critica: da una parte i cattivi che non la apprezzano, dall’altra le vittime come lei della società odierna, cattiva ed egoista. Il tutto per arrivare a sostenere che “non esiste figura più bersagliata della Boldrini” e che “la insultano perché donna, perché di sinistra, perché legata ai migranti, perché amica dei gay…”.

Tutto iniziò con l’attacco di Grillo, ora alleato

Alivernini ha ricostruito quella che definisce una “campagna di delegittimazione senza uguali nella storia della Repubblica italiana”. Il primo ad averla messa nel mirin0 fu, guarda caso, l’attuale alleato del Pd della Boldrini, Beppe Grillo.  Sul suo blog scrisse  “Cosa faresti in macchina con la Boldrini?”.

Secondo l’autore del libro, quel giorno “si inaugura l’odio ad personam online, in cui la reputazione è decisa dalla Rete”. Poi – scrive Flavio Alivernini – “Salvini e la Lega completano l’opera denigratoria, associando al nome di Boldrini qualunque crimine commesso da un immigrato”. Ovviamente il libro termina con il grade riscatto della ex presidente, che emerge da eroina dalle contumelie del web. E si va ad accasare col Pd, difendendo la decisione di allearsi con colui che aveva innescato l’odio e si chiedeva cosa si potesse fare in auto con lei.

Commenti

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  • angelo ciampi 24 Ottobre 2019

    Mi fa tenerezza.Filosoficamente è alla filosofia mediovale: bisogna combattere “il male “.Visione relativa della realtà.Esiste il diavolo ? Questa la questione.

  • Matusalem50 22 Ottobre 2019

    Premesso che e’ come la cimice asiatica rovina tutto ciò che tocca ma ciò a parte la definirei POLTRINI 1) perché è solo capace poltrire 2) perché e sempre stata avvezza alle poltrone

  • GIOVANNI PATERNO' 22 Ottobre 2019

    L’UNICA COSA DA DIRE E’ QUELLA DI NON DIRLA HANNO VINTO LORO MENTRE L’ITALIA AFFONDA SOTTO LA MINACCIA DELLA SCURE EUROPEA E DEI SUOI TRATTATI INFAMI LA TROIKA BEN PRESTO SI ABBATERA’ SULL’ITALIA SECONDO ESPERIMENTO DELLE’EURO MENTRE ORDE DI AFRICANI PRESTO PRENDERANNO POSSESSO DI QUESTO PAESE FACENDOLO DIVENTARE UNA COLONIA DEL NORD AFRICA TUTTO IL RESTO E’ NOIA