Conte pensa alla poltrona e nega diritti ai poliziotti. Che oggi protestano a Montecitorio
Se i poliziotti scendono in piazza c’è un problema. Perché sono gli uomini e le donne che servono lo Stato e proteggono noi cittadini. E se protestano perché mancano le risorse, alla fine sarà la gente comune a rimetterci, a perdere protezione. In fondo, la stessa legnata ricevuta dai partiti di governo in Umbria è molto legata anche al tema della sicurezza, visto chi ha vinto e chi ha perso. Ma non lo vogliono capire.
La facciano, i parlamentari, una capatina al presidio che stamane – dalle 8 alle 14 – stazionerà davanti a Montecitorio. Coisp e Mosap hanno promosso l’iniziativa sindacale a tutela dei poliziotti, non un raduno di chissà quali masse, ma un primo segnale di forte insofferenza verso chi governa. Perché la stagione delle promesse è finita. E magari c’è anche chi si è stufato delle corone dello Stato ai funerali degli agenti ammazzati. Oppure dell’insensibilità delle istituzioni ad una tematica davvero esplosiva: quella dei suicidi tra gli appartenenti alle forze dell’ordine.
Non solo quattrini ma leggi serie
Non solo soldi, però. Prima di tutto i poliziotti vogliono lavorare bene. Pretendono – e non solo loro – leggi che non consentano di lasciare impuniti quanti aggrediscono, offendono, minacciano gli appartenenti alle forze di Polizia. E’ forse una richiesta inaccettabile? Sollecitano certezza della pena per evitare che chi è condannato esca prima del dovuto dal carcere e riprenda a delinquere. Questa “pretesa” è malvista dal governo?
Poi, certo, anche la moneta, perché le famiglie non campano d’aria. Quanti sanno che da dieci anni sono bloccati gli aumenti contrattuali? Ne viene meno il potere d’acquisto del personale che deve mettere insieme il pranzo con la cena. Ma pare che non sia una priorità per i mestieranti delle poltrone.
Ma sono sempre mancate le risorse, anche con la destra al governo, ma smettetela di dire cazzate, il problema sono gli sprechi e i furfanti come voi che scrivete cazzate
Io cambierei anche” qualcosina” nella magistratura…..
Piu’ che giusto, chiedere questo all’attuale “quartetto” di pseudo governanti con le chiappe incollate alle poltrone e’ cosa impossibile. Forse non hanno capito che le forze dell’ordine al momento sono sotto numero, un numero che dovrebbe essere quattro volte l’attuale, sotto pagati quando dovrebbero percepire almeno il doppio e non quei quattro o cinque euro tassabili e spalmati in vari anni. Costoro, quelli del governo, stanno dando i numeri e non solo. Voglia Iddio che in un prossimo futuro, breve, chi verra’ a rimpiazzare il quartetto incollato, pensi con serieta’ ad una totale riforma degli attuali inutili poteri in mano alle forze che devono combattere con una criminalita’ molto piu’ agguerrita di loro. Una voce anche ai signori giudici incipriati di essere un po piu’ rigidi verso chi commette e non lasciar correre solo perche’ lo vuole la boldrini , quel pirla del fioramonti, il debosciato di saviano e di tutti gli inutili bonisti di turno.