Conte pensa alla poltrona e nega diritti ai poliziotti. Che oggi protestano a Montecitorio

29 Ott 2019 6:00 - di Francesco Storace
Moglie e figlia picchate

Riordino delle carriere da correggere. Equipaggiamento adeguato per garantire la sicurezza dei cittadini. Remunerazione del lavoro straordinario. E altro ancora da mettere sul tavolo.

Il valore della dignità dei poliziotti

Non è solo una questione contrattuale, che pure avrebbe il suo valore. In gioco c’è anzitutto la dignità di persone che hanno scelto da che parte stare. Per molti la divisa ha rappresentato per anni un miraggio che sembrava irraggiungibile, poi c’è chi ha fatto di tutto – in politica – per farla diventare una maledizione. Ed è su questo che le istituzioni non si possono permettere più il lusso di restare assenti. Sopratutto quando la criminalità impazza, ed ora persino quella di importazione. Se le forze di polizia vengono messe in condizioni di sostanziale minorità e vengono demotivate nelle loro funzioni, è il cittadino che ne paga il costo sociale. Oltre che il danno che ne consegue alla credibilità dello Stato.

Nei giorni scorsi ci sono stati incontri con il premier Conte e il neoministro Lamorgese. Non se ne è ricavato nulla, se non promesse  cambiali a vuoto. Anche per questo stamane c’è questa mobilitazione. Perché si deve poter essere ascoltati anche quando nelle piazze non si minaccia l’incolumità pubblica come fanno i più pericolosi detrattori delle forze di polizia. Dalla loro, gli agenti hanno sicuramente larga parte della pubblica opinione. Ma è il tempo di sentirsi le spalle coperte anche dallo Stato.

Commenti

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  • Luigi 29 Ottobre 2019

    Ma sono sempre mancate le risorse, anche con la destra al governo, ma smettetela di dire cazzate, il problema sono gli sprechi e i furfanti come voi che scrivete cazzate

  • Massimiliano 29 Ottobre 2019

    Io cambierei anche” qualcosina” nella magistratura…..

  • Giuseppe Forconi 29 Ottobre 2019

    Piu’ che giusto, chiedere questo all’attuale “quartetto” di pseudo governanti con le chiappe incollate alle poltrone e’ cosa impossibile. Forse non hanno capito che le forze dell’ordine al momento sono sotto numero, un numero che dovrebbe essere quattro volte l’attuale, sotto pagati quando dovrebbero percepire almeno il doppio e non quei quattro o cinque euro tassabili e spalmati in vari anni. Costoro, quelli del governo, stanno dando i numeri e non solo. Voglia Iddio che in un prossimo futuro, breve, chi verra’ a rimpiazzare il quartetto incollato, pensi con serieta’ ad una totale riforma degli attuali inutili poteri in mano alle forze che devono combattere con una criminalita’ molto piu’ agguerrita di loro. Una voce anche ai signori giudici incipriati di essere un po piu’ rigidi verso chi commette e non lasciar correre solo perche’ lo vuole la boldrini , quel pirla del fioramonti, il debosciato di saviano e di tutti gli inutili bonisti di turno.