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Da Facebook ancora bavagli: censurati il Primato Nazionale e decine di dirigenti di FdI

Politica - di Valeria Gelsi - 31 Ottobre 2019 - AGGIORNATO 31 Ottobre 2019 alle 15:26

L’attacco al Primato Nazionale, infatti, si è consumato quasi contestualmente al nuovo blocco dei profili di FdI, avvenuto all’indomani della vittoria del centrodestra in Umbria. A denunciarlo è stato il senatore Massimo Ruspandini, con un post nel quale parlava di “centinaia di profili e pagine di militanti, dirigenti, simpatizzanti bloccati e oscurati in tutta Italia”. “Solo nella provincia di Frosinone, il giorno dopo le elezioni in Umbria, abbiamo contato 15 profili di dirigenti censurati”, spiega al Secolo Ruspandini, chiarendo che a questa censura di massa vanno aggiunti gli attacchi pressoché quotidiani ai dirigenti di Gioventù nazionale.

Verso «la dittatura del pensiero unico»

Ma cos’è che fa scattare la messa al bando? Ruspandini chiarisce che spesso basta il link di un articolo di cronaca, “se riguarda comportamenti illeciti di immigrati”. “Noi non vogliamo pensare che ci sia un disegno, ma certo sarebbe gravissimo”, spiega il senatore di FdI, sottolineando che la conseguenza di questo tipo di censura è “una società omologata, una rete arcobaleno sotto la dittatura del pensiero unico, appiattito sulla loro idea di un mondo senza patria, senza regole, perfino senza sessi”. E in questo scenario, aggiunge Ruspandini, non si può non tener conto anche di quello che è accaduto ieri al Senato, con la commissione Segre. “Vorrebbero far passare espressioni come sovranismo, nazionalismo, sostituzione etnica come messaggi di odio. Anche definirsi patrioti finirà per essere censurato. Ma io sono patriota perché amo la mia patria, non perché odio quella degli altri”.

 

 

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C'è un commento:

  1. Zeffirino ha detto:

    Io non mi sono mai iscritto, ho visto alcuni amici che sono iscritti a questo sito di demenzialità. Ma si era capito subito che manovravano il tutto, fanno il cattivo e bel tempo a favore di chi paga in qualche forma. Se la gente fosse intelligente, ma qua ho degli infiniti dubbi, tutti i cancellano da questo sito settario prostituta della sinistra. Gli italiani abbiano il coraggio di cancellarsi e vedremmo dopo cosa faranno questi pseudo signori dell’ignoranza dell’intolleranza razzista politica. E’ un sito penoso, demenziale.

di Valeria Gelsi - 31 Ottobre 2019