Decreto fiscale a rischio emendamenti. Conte convoca un vertice sulla manovra
L’appuntamento è per le 15,30 a Palazzo Chigi. Sarà lì che la maggioranza giallo-rossa si ritroverà per fare il punto sulla manovra economica e sulle misure destinate alle famiglie. Ma a tenere verosimilmente banco, più che i numeri del bilancio dello Stato, saranno le percentuali della batosta patita in Umbria. Il più preoccupato è Di Maio, il cui M5S è addirittura a rischio estinzione. E questo potrebbe indurre i Cinquestelle, e non solo loro, a rimettere in discussione i fondamentali della manovra.
Confindustria: «Il governo crea ansia al mondo produttivo»
Forza Italia, ad esempio, ne è convinta. Maria Stella Gelmini immagina uno «scenario da incubo», la cui prima “vittima” è il decreto fiscale, arrivato negli scorsi giorni a Montecitorio: «Sarà preso d’assalto da Pd-M5S-Iv-Leu, che punteranno a riscriverlo a suon di emendamenti non concordati e reciproche ripicche», prevede l’ex-ministro dell’Istruzione. Preoccupazioni condivise anche da Confindustria, il cui presidente Vincenzo Boccia chiede al governo di «darsi una linea di direzione sulla manovra economica e non creare ansia al mondo produttivo». Nel suo mirino «l’aumento delle tasse alle imprese e per alcuni settori, come per esempio, i 2 miliardi sulla plastica». E così la sugar tax: «Anche qui – sottolinea Boccia – si penalizzano prodotti più che comportamenti».
La manovra può diventare un campo di battaglia
Dal governo difendono ancora come «interventi giusti» sia la plastic che la sugar tax. Ma il tentativo è quello di nascondere tutto dietro lo scongiurato aumento dell’Iva. «L’obiettivo più alto raggiunto dalla legge di bilancio – rivendica infatti il ministro per lo Sviluppo economico Patuanelli – è stata la capacità che abbiamo avuto in tempi rapidissimi di scardinare la possibilità dell’aumento dell’Iva, 23 miliardi reali messi sul tavolo che consentiranno di non deprimere ulteriormente la domanda interna, a sostegno delle imprese». Ma questo è ancora il clima pre-vertice di maggioranza. Il destino della manovra economico-finanziaria del Conte bis è ancora appeso a un filo.