Delitto Luca Sacchi: i due arrestati lasciano la questura (video)
Sono usciti poco prima delle 12 dalla questura di via di San Vitale, diretti al carcere di Regina Coeli, Valerio Del Grosso e Paolo Pirino, entrambi del quartiere romano di San Basilio, fermati per l’uccisione di Luca Sacchi. I due, che devono rispondere di omicidio e rapina, sono già noti entrambi alle forze dell’ordine.
Paolo Pirino è stato trovato dagli investigatori in una palazzina a Tor Pignattara mentre Del Grosso è stato rintracciato in un hotel a Tor Cervara. Pirino ha precedenti per stupefacenti mentre Del Grosso, il ragazzo che avrebbe premuto il grilletto, per percosse.
Erano soli ma, come spiegato dal dirigente della Squadra Mobile Luigi Silipo, «hanno usufruito di legami familiari e conoscenti». Intanto si cerca la pistola che ha fatto fuoco contro la vittima, forse una calibro 38. È stata sequestrata la Smart bianca usata dai due per la fuga, che non era rubata. Sequestrato anche lo zainetto rubato alla fidanzata di Luca, all’interno del quale però non sono stati trovati soldi.
Il capo della polizia: “Non è uno scippo mancato”
«Gli accertamenti che l’autorità giudiziaria disvelerà, quando riterrà opportuno, non ci raccontano la storia di due poveri ragazzi scippati. Lo dico tenendo sempre ben presente, non vorrei essere equivocato, che stiamo parlando della morte di un ragazzo di 24 anni». Lo ha detto il capo della Polizia Franco Gabrielli, commentando le polemiche politiche seguite all’omicidio di Luca Sacchi, il 24enne ucciso mercoledì sera con un colpo di pistola alla testa a Roma.
Il Consip sulla morte di Luca Sacchi
«Complimenti agli uomini del commissariato San Basilio e della Squadra Mobile di Roma che questa mattina all’alba hanno fermato due persone sospettate del drammatico omicidio di Luca Sacchi». Così in una nota Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp. “Come tutori della sicurezza dei cittadini vorremmo e potremmo fare molto di più. Ma per farlo servono almeno 15mila agenti in più e maggiori dotazioni. Purtroppo non abbiamo ancora ricevuto le risposte che aspettavamo dal governo, ed è per questo che il prossimo 29 ottobre manifesteremo di fronte a tutte le Prefetture d’Italia e faremo un presidio in piazza Montecitorio, di fronte Palazzo Chigi”.