Enrico Mentana sale in cattedra. Vuole dare lezioni di presidenzialismo a Meloni e Giletti
«Non abbiamo più scelto un presidente del Consiglio da una vita». Giorgia Meloni era ospite a Non è l’Arena domenica 13 ottobre. Massimo Giletti nel corso dell’intervista alla leader di FdI osa affermare questa una verità sostanziale. Ma per Enrico Mentana una verità sostanziale non è una verità. Per questo sul suo quotidiano on line “Open”, tuona contro il collega de La7 Giletti. Gli fa un liscio e busso e improntqa ua lezioncina di Educazione civica al collega. E bacchetta pure la Meloni per non avere contraddetto il concetto di Giletti. Ma è inutile il tentativo di screditare chi la pensa diversamente. Giletti risponde per le rime: «Il senso delle mie parole era molto chiaro».
Mentana monta un caso
Questi i fatti. «Ricordo al pubblico da casa che non abbiamo più scelto un presidente del Consiglio da una vita. Sono anni che non eleggiamo più un presidente del Consiglio, caso unico in questo sistema». La frase di Massimo Giletti scatena Mentana. Il conduttore del Tg di La7 apre un caso politico contro il collega di scuderia. E coinvolge anche la leader di FdI: «La Meloni, tuttavia, anziché correggere il conduttore gli dà corda e anzi ribadisce: «Adesso non votiamo proprio più», riferendosi alle mancate elezioni dopo la crisi del governo M5s – Lega, auspicate dalla coalizione di centrodestra». Mentana, pertanto, prosegue la sua filippica: «L’errore ricorda quello in cui incappò Lorella Cuccarini alcuni mesi fa, ospite dal Lilli Gruber su La7».
Mentana si diverte a fre una lezioncina di Educazione civica: «L’articolo 92 della Costituzione italiana prevede esplicitamente che «Il Presidente della Repubblica nomini il Presidente del Consiglio dei ministri e, su proposta di questo, i ministri». Mentana continua a bastonare Giletti, enuncindo i principi della Costituzione e i doveri del presidente della Repubblica. Lo tratta da somaro. Ma Giletti restituisce il tentativo di linciaggio in rete.
Giletti risponde per le rime
«Ma quale gaffe sull’elezione del premier! Sono laureato in giurisprudenza con 110 e lode. Conosco molto bene la Costituzione» «Ma è chiaro – aggiunge Giletti – che mi riferivo ad un fatto: da molti anni succede che diventi premier qualcuno che non è stato chiaramente presentato come candidato premier durante la campagna elettorale. L’ultimo presidente del Consiglio indicato come candidato premier di una coalizione già durante la campagna elettorale è stato Silvio Berlusconi. Quindi dal 2008 al 2011. Poi non è più successo, né con Mario Monti, né con Enrico Letta, né con Matteo Renzi, né con Paolo Gentiloni, né con Giuseppe Conte. E secondo me non è un bene. È una cosa triste».
«Ma il mio – prosegue il conduttore di ‘Non è l’Arena’ – non è un inno all’elezione diretta del premier. È una constatazione amara sul fatto che da molti anni noi votiamo dei partiti rimanendo però ‘al buio’ su chi sarà il premier e poi i palazzi decidono a posteriori. Lo so che costituzionalmente nulla osta. Ma a me, e credo anche a tanti altri elettori, questa cosa non piace. Se poi quelli che commentano vogliono aggrapparsi con le unghie ai vetri pur di polemizzare, lo facciano pure. Ma il senso delle mie parole era molto chiaro”, conclude Giletti.
Io sono un telespettatore che preferisce la 7 a qualsiasi altra emittente ma quando c’è Giletti non riesco ad ascoltarlo se la 7 si liberasse di questo conduttore sicuramente ci guadagnerebbe domenica infatti non ho assistito alla castroneria del duo Giletti Meloni questo conduttore scredita la vostra rete
Giletti sbaglia. Anche se è laureato sbaglia. E, siccome sbaglia da laureato, sbaglia due volte. Non esiste la candidatura a Presidente del Consiglio. Per motivi elettoralistici – quindi non per regole elettorali – e per esemplificare rispetto all’ignoranza degli elettori (e quindi di Giletti), si è indicato spesso da parte dei Partiti un soggetto come possibile Presidente del Consiglio. Ma mai perché eletto dal popolo.Il Pres.del consiglio è nominato, tra tutti gli Italiani, dal Pres. della Repubblica, dopo le così dette consultazioni
Mentana che dimentica di essere stato socialista , cerca di coprire una democrazia zoppicante pur se sostenuta da una Costituzione democratica . Se un paese ha paura di andare a libere elezioni comprensori con l’art.92 è un paese malato . Io la penso come Giletti !!
Il Direttore di TeleKomunismo non ce la fa a resistere, benchè lui e i suoi compagni controllino tutta la comunicazione del Paese, non riesce a capacitarsi che “gli ignoranti”, come ci chiamano i katanga della rete, non approvino le baggianate che combinano i rossi fulmini di guerra. L’unico che potrebbe essere abbastanza soddisfatto guardando quello che hanno orchestrato fino ad ora? L’ imperatore Tito Flavio Vespasiano.
Giletti ha ragione da vendere,purtroppo Mentana è un comunista.