Esplosione su una petroliera iraniana nel Mar Rosso: “È stato un attacco terroristico”
Esplosioni su una petroliera iraniana al largo della città saudita di Gedda. Lo riporta l’agenzia “Mehr”, citando la “National Iranian Tanker Company’ (Nitc)”. Sarebbero due le esplosioni sulla petroliera “Sabity” e sono state «probabilmente provocate da missili».
Anche la “Mehr” – come in precedenza l’agenzia iraniana “Isna” – conferma che non ci sono state conseguenze per l’equipaggio. E parla di fuoriuscita di petrolio in mare. «I tecnici a bordo della petroliera ed esperti della Nitc stanno cercando di chiarire la causa delle esplosioni», aggiunge l’agenzia.
«Gli esperti ritengono si tratti di un attacco terroristico», fa sapere inoltre l’Isna. Secondo le prime notizie, rilanciate dalla tv satellitare al-Jazeera, la petroliera si trova a circa 60 miglia al largo di Gedda. Stando ai media iraniani, l’esplosione avrebbe danneggiato due serbatoi
Nel Golfo di Oman la situazione è sempre più tesa. In modo particolare nello stretto di Hormuz, che continua ad essere terreno di scontro tra Iran, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Stati Uniti.
A far salire il clima di tensione è stato un attacco sferrato mesi fa contro due petroliere. La prima petroliera è la Front Altair, battente bandiera delle Isole Marshall, noleggiata dalla compagnia petrolifera statale di Taiwan e appartenente alla norvegese Frontline. La seconda è la Kokuka, battente bandiera di Panama.
Tra i nemici regionali Iran e Arabia Saudita, invece, le tensioni derivano dall’attacco ai due impianti petroliferi il 14 settembre scorso. Attacchi che hanno provocato incendi e danni e la chiusura di 5,7 milioni di barili al giorno (bpd) di produzione.