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Feltri: «Il contante è mio e ne faccio quello che voglio. Il governo non deve rompere i cogl***i»

Feltri: «Il contante è mio e ne faccio quello che voglio. Il governo non deve rompere i cogl***i»

Politica - di Milena De Sanctis - 25 Ottobre 2019 - AGGIORNATO 28 Ottobre 2019 alle 21:41

Esse come si giustificano? Quel genio di Conte è convinto che vietando il traffico dei liquidi si riduca l’evasione. Gli si chiede: ma se il mio valsente ha già subìto una decurtazione tributaria al momento in cui l’ho ricevuto, come ca*** faccio a fregare il fisco, dato che l’erario ha già fregato me? Se però lo Stato desidera ficcare il naso nei nostri risparmi lo faccia andandoli a spulciare in banca, e se vi trova introiti non denunciati agisca in base alla legge. Ma non venga a rompere i cogli*** a me e a milioni di persone oneste che denunciano perfino gli spiccioli. Io pretendo di spendere i miei quattrini come e nella quantità che mi garba…».

 

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Ci sono 2 commenti

  1. Roberto ha detto:

    Perché commercianti ristoratori e chiunque è costretto ad accettare i pagamenti con carte di credito e bancomat non fanno pagare le commissioni ai clienti? La legge non mi sembra che lo vieta, in questa maniera sono sicuro che tutti i Paladini della carta di credito tornerebbero all’uso dei contanti

  2. Gianni Bianchini ha detto:

    Mi pare che Feltri non abbia capito un c…o di cosa serva la legge: non per controllare me che spendo i miei soldi, ma per controllare chi incassa i miei soldi, che non li prenda in nero (meccanico, idraulico, ecc.). In Italia siamo tutti “furbetti”, quindi bisogna imporre controlli e burocrazia su tutto. All’estero sono molto più civili e onesti di noi, quindi tutto questo non serve.

di Milena De Sanctis - 25 Ottobre 2019