Festa dei nonni. Grazie agli “angeli custodi” le famiglie risparmiano oltre 2000 euro al mese
È il 2 ottobre. Un sorriso, un regalo, un abbraccio agli “angeli custodi”. È la Festa dei nonni, voluta fortemente dal centrodestra con una legge che porta il nome di Franco Pontone. Oggi, a distanza di anni, è entrata nelle tradizioni degli italiani, un appuntamento fisso. E le ragioni sono molte.
I nonni sono una risorsa non solo affettiva. Negli ultimi anni sono tornati a svolgere un ruolo determinante all’interno delle famiglie. La loro presenza in casa viene considerata una fortuna. Infatti, il contributo economico e sociale che sono in grado di offrire è grande. C’è una netta inversione di tendenza nella percezione del ruolo degli anziani rispetto al passato.
Le iniziative per la Festa dei nonni
Proseguono in tutta Italia le iniziative promosse dall’Unicef in occasione della Festa dei nonni. Sono 400 gli appuntamenti in piazze, strade, scuole, centri per anziani promossi in tutta Italia da oltre 2000 volontari. Tante poi sono le iniziative locali delle associazioni e dei commercianti. Ma soprattutto c’è il saluto dei nipoti, quella telefonata e quell’abbraccio che hanno un grande significato.
Il “lavoro” dei nonni
La presenza degli “angeli custodi” vale più di 2000 euro al mese . A dirlo è ProntoPro.it, portale. Mette in contatto domanda e offerta di servizi professionali, che ha voluto calcolare l’ipotetico stipendio dei nonni.
Il salario si attesterebbe intorno ai 2.250 euro al mese. Lo stipendio medio è stato calcolato prendendo in considerazione tutte le attività svolte e le relative paghe orarie riconosciute a chi esercita gli stessi mestieri.
La giornata tipo
La giornata tipo del nonno italiano inizia con un passaggio a scuola ai nipoti. È un comodo servizio di autista privato che, se fosse remunerato, prevederebbe un compenso di circa 18 euro all’ora.
Una volta depositati i bambini, i nonni rientrano spesso a casa dei figli e provvedono a quelleincombenze domesticheche, chi lavora a tempo pieno, magari lontano dal paese in cui vive, fatica a gestire: stirare, riordinare le camere, aggiustare la perdita del rubinetto in cucina o cambiare una lampadina. Secondo ProntoPro una colf può costare fino a 15 euro all’ora, mentre il ruolo di tuttofare è equiparabile a quelle professioni che più lavorano su emergenze (dall’idraulico all’elettricista), per un costo medio di 25 euro, calcolando mezz’ora di servizio.
Si avvicina l’ora di pranzo e molti nonni si occupano di cucinare un pasto sano e sostanzioso ai proprio nipoti, nel ruolo di chef a domicilio dovrebbero percepire un compenso medio di 55 euro all’ora. Con l’arrivo del pomeriggio si apre un ampio ventaglio di possibilità.
C’è chi aiuta i nipoti a svolgere i compiti, un servizio di tutoraggio che potrebbe costare fino a 20 euro all’ora, ma anche chi si occupa dell’organizzazione di feste di compleanno o momenti di svago per nipoti e amichetti: come animatori i nonni dovrebbero ricevere un compenso orario di 50 euro.
La saggezza e l’esperienza di vita di un nonno può inoltre diventare un prezioso aiuto in caso di problemi con i compagni di classe o con i genitori, una consulenza psicologica che se fosse remunerata potrebbe costare fino a 55 euro all’ora.