Firenze, ragazza muore in discoteca per un mix di alcool e droga. FdI: basta con lo spaccio
Ragazza di Livorno di 19 anni muore la scorsa notte in discoteca, intorno alle 4. Dopo aver accusato un malore mentre si trovava in una discoteca di Sovigliana, frazione di Vinci (Firenze). Il locale è stato posto sotto sequestro dai carabinieri, che stanno procedendo alle indagini insieme all’ispettorato del lavoro. Sul posto anche il magistrato Fabio Di Vizio della procura fiorentina. Tra le ipotesi al vaglio degli investigatori, al momento la più probabile è che la giovane avesse assunto alcol e droghe. Sul posto sono arrivati anche i genitori della ragazza: la madre si è sentita male ed è stata soccorsa dai sanitari del 118. La tragedia è avvenuta nella serata di riapertura della discoteca Jaiss a Sovigliana di Vinci (Firenze). Negli anni ’80 e ’90 la discoteca è stato uno dei luoghi di culto della musica techno a livello italiano. La richiesta di soccorso per il malore della ragazza è arrivata alle ore 4,13 di questa mattina. Purtroppo i soccorsi sono stati vani. Sarà l’autopsia a chiarire le cause esatte della morte. Ma l’ipotesi prevalente è il malore causato dall’abuso di un mix di alcol e droga. Davanti alla discoteca sono arrivati anche i genitori della ragazza. La madre ha accusato un malore. I carabinieri hanno già sentito gli amici della 19enne per ricostruire lo svolgimento della serata in discoteca.
Ragazza morta, Fratelli d’Italia: nigeriani gli spacciatori
Il coordinamento provinciale di Fratelli d’Italia di Arezzo e il Dipartimento toscano Scuola intervengono. Esprimono il loro “profondo sdegno, nei confronti dei fatti raccapriccianti, relativi allo spaccio di droga davanti alle scuole aretine”. “Si parla di 3.500 dosi di eroina spacciate davanti a scuola: tre cittadini nigeriani finiti in manette e della ricerca del quarto pusher. Ma quale Paese stiamo diventando? I carabinieri avrebbero individuato quali presunti pusher alcuni cittadini nigeriani. E sono richiedenti asilo e ospitati presso una struttura di accoglienza. Che è gestita da una cooperativa onlus del capoluogo di Arezzo. La cosa ancora più grave è che si riscontra un via vai incessante. Soprattutto nelle vicinanze di alcuni istituti scolastici. “Basta sbarchi in Italia, questi nigeriani, non sono nemmeno rifugiati ma manovalanza della malavita”, conclude la nota.