Forza Italia, i “ribelli” preparano un terremoto interno. Si teme una “scissione mascherata”
Acque sempre più agitate in Forza Italia. I malpancisti danno segni sempre più evidenti di insofferenza. Ci si guarda con sospetto, iniziano a circolare voci – con tanto di nomi e cognomi – sulle trame per fare il grande salto tra i renziani. Oppure di creare una corrente di ribelli. Il timore è una sorta di scissione mascherata, che vanifichi il lavoro del Cavaliere.
Forza Italia, Berlusconi ricuce i rapporti con gli alleati
Berlusconi infatti ha ricucito al meglio i rapporti con gli alleati di centrodestra. Con la sua presenza a Piazza San Giovanni ha voluto rafforzare il senso di coalizione. Con lui c’era un’ampia delegazione azzurra: Maria Stella Gelmini e Anna Maria Bernini erano alla manifestazione, così come Antonio Tajani (sul palco), Licia Ronzulli e Andrea Mandelli. Il coro degli azzurri è stato unanime: «Forza Italia non prova nessun imbarazzo a stare in questa piazza».
Il fronte anti-sovranista non rimane in silenzio
I vertici hanno tentato di minimizzare le divisioni interne sul rapporto con la Lega. Ma il fronte anti-sovranista azzurro non è rimasto in silenzio. Con una serie di dichiarazioni ha contribuito ad alimentare le tensioni. Dalla Carfagna a Rotondi e Brunetta, i distinguo si sono succeduti. Secondo le voci, il “terremoto interno a Forza Italia” arriverà subito dopo il voto regionale in Umbria del 27 ottobre. Viene considerato una vera e proprio Ohio azzurra. Chi “non vuole morire salviniano” è in quel momento che potrebbe fare il grande passo e dar vita a una componente, all’interno del partito, per «evitare che Fi venga consegnata nelle mani di Salvini». Niente scissione, quindi. Ad assicurarlo – come riporta l’Adnkronos – è chi sta lavorando a questo progetto. Ma solo un modo per mettere una riga, rivendicare l’autonomia di Fi dalla Lega salviniana,magari dando vita a un’associazione ad hoc che raccolga tutti gli anti-sovranisti azzurri.
Di questa gente non mi importa nulla.
Non vogliamo morire salviniani……che FI non voglia legarsi mani e piedi a Salvini è comprensibile da parte di quelle frange più centriste del partito berlusconiano che da laeder della coalizione sono diventati comprimari…..
Il problema è che il vecchio laeder sembra ormai indifeso verso il personaggio ,dopo che è stato incapace di trovarsi un delfino ,tanto da cercarlo al di fuori..Renzi? Conte?
Anche FdI soffre di problemi analoghi e nella piazza il rischio di essere fagocitati idealmente dalla Lega era evidente.
Ci si può abbandonare a Salvini?…Nel comizio la Meloni ha superato dialetticamente Salvini…mi è piaciuta di più..meno ripetitiva su concetti,più fantasiosa e questo ci fa capire che Salvini forse ha dei limiti di cui alla lunga si deve tenere conto..