Il M5S trasforma l’Aig in un carrozzone pubblico. A capo c’è il portavoce della viceministra grillina

23 Ott 2019 11:55 - di Robert Perdicchi

Sotto l’emendamento per l’Aig, conflitto d’interessi ci cova? Dal backstage dei lavori parlamentari, al Senato, martedì scorso, 22 ottobre, emerge il copione di una vicenda molto strana. Targata Movimento Cinque Stelle. I parlamentari grillini hanno proposto e votato un emendamento al Dl Imprese per convertire in ente pubblico l’Associazione Alberghi della Gioventù. Il segretario dell’Aig è dal 2012 il nuovo portavoce del viceministro all’Economia, la grillina Laura Castelli, Carmelo Lentini

A rivelare la notizia è stato il sito americano Politico, citando come fonte un deputato del Movimento. L’Aig (Associazione italiana alberghi per la gioventù), in grandi difficoltà economiche, diventando ente pubblico, sotto l’egida della presidenza del Consiglio, sarebbe così messa in salvo. Con la creazione di un ennesimo carrozzone pubblico.

La Castelli al centro di un giallo targato Aig

L’emendamento proposto da 5 senatori 5S ha fatto infuriare molti colleghi di partito (determinando la sospensione della seduta e la richiesta della fiducia), come riporta anche Open. Il nuovo “Ente Italiano Alberghi per la Gioventù” avrà un organico di 57 persone e un budget per il 2020 di 1.7 milioni di euro. Sarà sotto la vigilanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Con grande soddisfazione- se tutto fosse confermato – del segretario dell’associazione in fallimento. All’Aiga sarebbe stata persino rigettata l’omologazione del concordato perché non avevano abbastanza soldi per pagare i creditori. Carmelo Lentini, neo portavoce della Castelli al Mef, al momento non ha replicato.

Il deputato grillino anonimo ha rivelato che l’idea di salvare l’associazione dalla bancarotta era condivisa da tutti i gruppi politici. Ma l’ipotesi di convertire l’Aig in un affare pubblico con il conflitto d’interessi nascosto, è venuta fuori solo in un secondo momento. Sollevando ire e contestazioni. «Molti di noi hanno parlato anche di conflitto di interessi», ha detto il grillino, che – rivela Politico – ha mostrato ai giornalisti anche alcune conversazioni WhatsApp in cui dei suoi colleghi di partito prendevano le distanze per salvaguardare la reputazione del Movimento. Stando a quanto detto da chi invece era d’accordo, “sarebbe dovuta essere la Castelli a dover chiedere di ritirarlo».

Un “carrozzone” da salvare con quasi due milioni di euro

Nell’emendamento, avanzato da 5 deputati del Movimento (Lanzi, Puglia, Anglicani, De Lucia e La Mura) si rinomina l’Aig come Eig, cioè Ente Italiano Alberghi per la Gioventù, con 57 membri dello staff (di cui uno con una «qualifica manageriale») e un budget di 1 milione e 700mila euro per il 2020. «Parlatene con Laura», avrebbe risposto uno dei proponenti ai colleghi che chiedevano di ritirarlo immediatamente in nome dei valori del MoVimento. Ma la vice ministra, secondo dicono fonti del Mef, sarebbe stata all’oscuro nella stesura e nella votazione di tale emendamento. Ora l’emendamento votato in Commissione grazie ai grillini è parte del testo su cui è stata apposta la fiducia. Ecco perché al Senato non sarà possibile modificarlo. La battaglia dell’opposizione si trasferisce alla Camera.

Commenti

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  • ANTONIO GIOVANNETTI 23 Ottobre 2019

    Ecco i misfatti dei grillini, e questi sono soltanto quelli che vengono a galla; se fossero scoperti tutti, poveri noi …