«Il rinnovo del contratto è un insulto ai dipendenti pubblici»: la denuncia di Confintesa
L’ennesima bufala si abbatte sui dipendenti pubblici. “Riteniamo fuorvianti ed anomale le procedure per il fantomatico rinnovo contrattuale dei dipendenti pubblici”. Lo dichiara Claudia Ratti, Segretario Generale di Confintesa F.P. in ordine alla riunione tra governo e sindacati sul Contratto dei lavoratori pubblici. Una farsa. “Le discussioni tra governo e Sindacati Confederali – continua la Ratti – non solo non sono costruttive, ma rappresentano una perdita di tempo prezioso per i dipendenti pubblici che aspettano il rinnovo del Contratto. Anche questo governo, facendo riunioni solo per la foto sulla stampa, mette in atto l’ennesima bufala. Con la complicità di Cgil, Cisl e Uil. E nell’affannosa ricerca della notizia da prima pagina, agisce, dissimulando e, di fatto, alternando la realtà.
La Ratti chiama in causa i ministri competenti. «Il Ministro della Funzione Pubblica, Fabiana Dadone, trasmetta all’Aran l’atto d’indirizzo con le linee guida per il futuro contratto. Ed il Ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, indichi le risorse necessarie ad un rinnovo contrattuale che non sia un’altra farsa elettorale. Ad oggi l’unico dato certo è la previsione, nella nota di aggiornamento del DEF, di risorse solo per aumenti dell’1,95% nelle buste paghe, un vero insulto per tutti i lavoratori pubblici». Se la Corte dei Conti aveva definito «deludente» il precedente rinnovo contrattuale, «un rinnovo con risorse dimezzate è un’offesa alla dignità dei lavoratori pubblici ed è contrario all’art.36 della Costituzione.
Confintesa FP chiede a questo governo «serietà nella gestione del rinnovo contrattuale dei dipendenti pubblici. Partendo dalla disponibilità di risorse economiche almeno doppie rispetto a quelle disponibili finora; e discutendo un modello organizzativo serio ed all’avanguardia che rilanci la Pubblica Amministrazione.