Immigrazione, il clamoroso autogol di Orfini sulla Libia. E i social lo bastonano (video)
Clamoroso atto di autolesionismo da parte di Matteo Orfini. L’esponente Pd è intervenuto sull’intervista della giornalista dell’Espresso Francesca Mannocchi, andata in onda a Propaganda Live, ad Abdul Rahman Milan. L’uomo, detto ”Bija”, è tra i capi della Guardia costiera libica, ma è anche accusato dalle Nazioni Unite di essere un trafficante di uomini. Dunque, una figura controversa.
L’intervista di Bija sugli accordi tra Italia e Libia
Bija ha raccontato alla giornalista della sua visita istituzionale in Italia, promossa dall’Organizzazione internazionale per le migrazioni. Ha spiegato che nell’ambito di quella visita furono promossi anche degli accordi tra Italia e Libia per fermare l’immigrazione e ha sottolineato quanto questa collaborazione sia stata proficua per il controllo dei flussi da parte della Guardia costiera di Tripoli, fino ad allora non sufficientemente attrezzata. Naturalmente il libico ha respinto con fermezza tutte le accuse a suo carico, asserendo che la trattativa libica con l’Italia è stata svolta tutta sul piano istituzionale e non, come adombrato, sul filo dell’ambiguità del suo ruolo.
Un incontro avvenuto quando era ministro Minniti
A Bija si può credere o no, ma c’è un dato che è cronaca: la sua visita in Italia si svolse nel maggio 2017, come documentato ufficialmente, ricordato dalla giornalista dell’Espresso e confermato dallo stesso protagonista. E chi c’era al ministero dell’Interno nel maggio 2017? C’era Marco Minniti, ministro Pd del quale c’è ancora chi canta le lodi per la capacità di gestire il problema migratorio. Ora, in assenza di certezze sulla figura di Bija (uno specchiato ufficiale o un trafficante senza scrupoli?), ma con questi elementi dati, Orfini ha pensato bene di scagliarsi contro gli accordi con la Libia. E di chiedere una commissione d’inchiesta.
Il clamoroso autogol di Orfini
“Dopo quello che ha raccontato ieri Francesca Mannocchia a Propaganda Live non dovrebbero più esserci dubbi. No al rinnovo degli accordi con la Libia e subito una commissione d’inchiesta per indagare su quanto accaduto. Non farlo significherebbe essere complici”, ha scritto su Twitter, ricevendone in cambio una sequela di insulti. Tra chi lo accusa di essere sempre “a favore dell’immigrazione incontrollata”, chi gli rinfaccia di essersi svegliato tardi, chi che tanto la sinistra “non ha la forza di cancellarli”, chi – perché ricordarlo fa sempre bene – gli rinfaccia che il Pd governa senza il consenso degli italiani e chi gli chiede “quali, quegli accordi firmati dal governo dove tu eri presidente del partito di maggioranza? quelli dici?”, per il povero Orfini è stata una deblace completa. E un atto di autolesionismo particolarmente clamoroso, visto che anche l’autogol non poteva sfuggire neanche al più distratto degli osservatori.