
Imola, il sindaco M5s si dimette: “Non farò il burattino del Pd”
Chiamatelo effetto Umbria, chiamatelo sussulto di dignità. Ma nel M5s c’è anche chi si vergogna di essere diventato vassallo del Pd. Accade a Imola, dove il sindaco Emanuela Sangiorgi annuncia le clamorose dimissioni da prima cittadina.
L’annuncio è arrivato ieri. In teoria, era l’occasione per fare il punto sulle attività svolte dalla giunta grillina dopo oltre un anno. Invece, in Piazza Matteotti, a Imola, il sindaco della città romagnola, ha annunciato le dimissioni choc.
Sangiorgi ha detto ai suoi concittadini di non sentirsi più parte del Movimento 5 Stelle. Ha detto quello che ogni esponente grillino in buona fede sa già. Non ci sono più le condizioni politiche per andare avanti.
Sangiorgi aveva trionfato alle amministrative del giugno del 2018. Al ballottaggio aveva ottenuto il 55,4% dei voti. Una sconfitta particolarmente simbolica per il centrosinistra dell’Emilia-Romagna. Imola era sempre stata considerata una roccaforte rossa. Un feudo della sinistra sia per il fortissimo radicamento del Pd, sia per la presenza di moltissime grandi cooperative che per anni sono state una forma di finanziamento e di creazione di consenso per lo stesso centrosinistra.
Nel corso di un anno e tre mesi alla guida della città, piuttosto travagliati, Sangiorgi ha visto uscire di scena, per dimissioni o revoca dell’incarico, cinque assessori della sua compagine: Massimiliano Minorchio, Ezio Roi, Ina Dhimgjini, Maurizio Lelli e Rosa Lucente.
FdI: “Un’incapace, Imola merita di meglio”
Il Pd locale brinda alle dimissioni dell’esponente grillina. “La sindaca ha prolungato un’agonia tenendo per mesi bloccata una città. Alla fine, lo stallo e la palese inadeguatezza sono la fotografia di questi 15 mesi di amministrazione”. Esprime soddisfazione per le dimissioni anche Fratelli d’Italia, attraverso Nicholas Vacchi. “Era ora. La città è senza una salda guida politica. Imola e gli imolesi meritano un’amministrazione che sia una risorsa e un’opportunità per il territorio e non un problema”.