Influenza, vaccini e fake news: ecco tutte le false convinzioni e notizie che girano
Sull’influenza girano tante fake news. E sono dannose. Si sottovaluta la portata della malattia e si pensa addirittura che il vaccino può far contrarre il virus. Si pensa che il vaccino non sia necessario perché fatto l’anno precedente. Altri credono che sia inutile perché in passato hanno avuto l’influenza nonostante la vaccinazione. C’è chi crede che la cura giusta sia quella degli antibiotici. Tutte convinzioni sbagliate. Tutte false notizie che girano ovunque, in particolar modo sul web. Alla vigilia dell’apertura della campagna vaccinale – attiva fino al 31 dicembre – arriva quindi il catalogo dei pregiudizi e dei falsi miti.
Influenza, le false notizie
Il falso mito numero uno è che l’influenza non sia una malattia seria, quindi non c’è bisogno del vaccino. Un grave errore di valutazione. Si tratta infatti di una malattia respiratoria che può manifestarsi in forme di diversa gravità che, in alcuni casi, possono comportare il ricovero in ospedale e anche la morte. Più di 650mila persone, nel mondo, muoiono ogni anno. Alcune fasce di popolazione, come i bambini piccoli e gli anziani, possono essere più a rischio di gravi complicanze influenzali, come polmoniti e peggioramento delle condizioni fisiche.
Il secondo pregiudizio
Secondo pregiudizio è che lo stesso «vaccino antinfluenzale può far contrarre l’influenza». Un’idea infondata visto che contiene virus inattivati. Si tratta dei virus trattati in modo tale da non essere attivi. Quindi non possono far ammalare.
I vaccini inattivati, somministrati per mezzo di iniezione intramuscolare, possono causare comunemente reazioni locali. Ad esempio, dolenzia e arrossamento nel punto di iniezione. Meno spesso, febbre, dolori muscolari o articolari o mal di testa.