L’arroganza di Miccoli (Pd) pizzicato in un video: «Sgomberi? Solo a quelli di Casapound» (video)
In un video, in esclusiva pubblicato dal sito Adnkronos, il deputato del Pd, Marco Miccoli ammette che ci sono due pesi e due misure quando si fanno gli sgomberi. Casapound sì, quelli di sinistra no.
Una clamorosa, sfacciata arrogante e gravissima ammissione documentata dalla giornalista dell’Adnkronos, Silvia Mancinelli, con il video in cui si sente chiaramente Miccoli spiegare come devono funzionare gli sgomberi a Roma. Se sei di destra vieni cacciato a pedate, anche nel caso vi siano famiglie in difficoltà, se sei di sinistra si chiude un occhio e si fa finta di nulla.
Miccoli: mai uno sgombero per voi, solo per Casapound
«Non si farà mai uno sgombero con le modalità con cui li avete visti fino ad oggi. Gli sgomberi non esistono», spiega Miccoli a Luca Fagiano, leader del Coordinamento cittadino di lotta per la casa, un’organizzazione di sinistra.
«Con altre modalità sì?», chiede Fagiano.
«No, gli sgomberi si fanno… a quelli di Casapound, se ci riusciamo, non a quelli vostri», replica sfacciatamente Miccoli.
Ex-deputato del Partito democratico, oggi Miccoli nella segreteria politica di Zingaretti alla Regione Lazio.
Alcuni anni fa finì in una indagine della Procura di Roma insieme al “Tarzan” di Action, al secolo Andrea Alzetta.
L’accusa era di invasione arbitraria nell’ex-cinema Palazzo occupato.
A riprendere la scena con il video pubblicato da Adnkronos proprio uno dei manifestanti in presidio, il 16 ottobre scorso. Insieme ai Movimenti per la casa erano davanti alla sede del Pd di via Sant’Andrea delle Fratte. Per chiedere un incontro con Nicola Zingaretti e, contestualmente, l’avvio di un piano di edilizia popolare in grado di risolvere l’emergenza abitativa della Capitale.
Miccoli non ritratta: E ammette il doppiopesismo
«Qui non si cambia d’aria, si campa di soluzioni concrete che vanno trovate – incalza Fagiano – Dobbiamo scongiurare lo sgombero di Caravaggio e di tutti gli altri palazzi occupati».
E, aggiunge Fagiano, bisogna «dare una prospettiva che sia rispettosa dei diritti dell’umanità».
Ed è a quel punto che Miccoli fa lo scivolone rassicurandolo: «Gli sgomberi li facciamo a quelli di Casapound, se ci riusciamo, non a quelli vostri».
Contattato dall’Adnkronos, l’ex-deputato Pd non ha ritrattato. Anzi. «Ho risposto a chi mi chiedeva se avremmo fatto degli sgomberi. Ho detto che non siamo per sgomberare, noi siamo per sgomberare Casapound, non i posti dove ci sono le famiglie».
«La differenza – ha aggiunto l’esponente Pd della segreteria politica di Zingaretti in Regione – è che mentre in questo tipo di occupazioni c’è l’intenzione di risolvere il problema, a Casapound non c’è la volontà di trovare una soluzione alternativa, vogliono tenersi la sede».
L’uomo di Zingaretti: «discriminante antifascista determinante»
«La discriminante antifascista è determinante – esagera Miccoli – il tema vero è che un’organizzazione che si richiama al fascismo non può occupare uno stabile pubblico e fare attività che a quell’ideologia si rifanno».
Immediata la replica del presidente di Casapound, Gianluca Iannone: «E’ la prova provata di come funzionano gli sgomberi e le occupazioni a Roma. Anche perché negli ultimi mesi si è parlato esclusivamente del danno erariale di Casapound, dell’occupazione abusiva di Casapound».
«Addirittura il sindaco ha detto che abbiamo occupato un immobile di prestigio al centro di Roma, quando a un chilometro linea d’aria, per lo stabile di via Santa Croce in Gerusalemme, si è scomodato addirittura l’elemosiniere del Papa per riattaccare la corrente».
«Due pesi e due misure- conclude Iannone – Poi la faccia di tosta perché mentre a loro riattaccavano la luce e davano rassicurazioni, annunciavano lo sgombero di Casapound: un atteggiamento schizofrenico che dimostra ancora una volta come funziona la legge a Roma».