Libere professioni, decisiva la linea di Fratelli d’Italia. Punto per punto le decisioni dell’Aula
La Camera dei deputati ha discusso la mozione di Fratelli d’Italia sulle libere professioni. È stato un dibattito importante perché ha permesso di mettere al centro dell’attenzione del Parlamento di un un mondo che rappresenta un valore aggiunto fondamentale per l’economia nazionale, sia in termini di Pil che di qualità delle prestazioni fornite ai cittadini. FdI ha voluto dare voce a 2 milioni e 300mila professionisti. E ha voluto portare in Parlamento le istanze di un modello sociale, economico e culturale unico in Europa.
Il modello seguito da Fratelli d’Italia
L’Italia è lo Stato con il più alto numero di professionisti tra i 28 Paesi europei: è una risorsa da valorizzare e proteggere. È un modello che Fratelli d’Italia vuole difendere e tutelare da due nemici: l’Europa e la sinistra. L’Europa infatti fa politiche troppo orientate alla liberalizzazione e all’omologazione; la sinistra, da sempre, mortifica e umilia il mondo delle libere professioni.
Il lavoro di FdI è stato semplice: prima, un confronto con il mondo delle libere professioni. Una serie di incontri ai massimi livelli con tutte le professioni ordinistiche (rappresentante nei tre grandi filoni giuridico, sanitario e tecnico). Raccolte le loro istanze, il partito di Giorgia Meloni le ha tramutate nella mozione discussa e votata.
Una mozione con 22 impegni, precisi, che toccano problemi concreti.
Ottenute vittorie importanti
Fratelli d’Italia ha portato a casa delle vittorie importanti. Analizziamole.
È stata approvata la proposta di Fratelli d’Italia per garantire la diffusa applicazione del principio dell’equo compenso. Perché è giusto che i professionisti vengano pagati il giusto per il lavoro qualificato che fanno.
Sì anche alla proposta di conferire lo status pubblico ufficiale nell’esercizio delle funzioni per tutto il personale della sanità, con la procedibilità di ufficio nei confronti dell’aggressore. Una proposta sacrosanta per difendere medici, infermieri e il personale che ogni giorno lavora negli ospedali e nelle strutture sanitarie. Persone qualificate che sono sempre più oggetto di aggressioni e minacce.
Andata in porto la proposta per garantire ai liberi professionisti un più facile accesso al credito.
È stata approvata la proposta per difendere il mondo della farmacia. Il rischio era l’invasione del mercato da parte delle multinazionali e delle grandi catene.
L’atteggiamento deludente del governo
Deludente, molto deludente, l’atteggiamento del governo e della maggioranza rossogialla su altre proposte di Fratelli d’Italia. Hanno bocciato altri punti qualificanti della nostra mozione. Punti molto importanti. Che toccano, un po’ tutti, un tema estremamente concreto ma sul quale la sinistra è sorda: la pressione fiscale e le incombenze che lo Stato scarica sui professionisti.
È stata bocciata la proposta di Fratelli d’Italia che chiedeva di applicare una flat tax al 15 per cento sugli incrementi di fatturato prodotti dai liberi professionisti e dalle piccole e medie imprese con fatturato pari od inferiore a 50 milioni di euro e con un numero di dipendenti pari od inferiore a 250, realizzati rispetto all’ultimo esercizio di bilancio e reinvestiti in economia reale.
È stata bocciata la proposta di Fratelli d’Italia di sospendere l’obbligo di emissione della fattura elettronica per tutti i soggetti privati non esenti fino al 1 gennaio 2022. Malissimo. Un provvedimento che ha massacrato un sacco di gente che lavora e che anche questa maggioranza decide di confermare. Ma noi non demordiamo e andremo avanti in questa battaglia.
È stata bocciata la proposta di Fratelli d’Italia che chiedeva di esentare dall’ISA tutte le attività professionali, commerciali ed artigiane con fatturato pari o inferiore a 250 mila euro. Parliamo degli ISA, un vero flagello burocratico che ci ha fatto rimpiangere addirittura gli studi di settore. Era difficile fare qualcosa di peggio degli studi di settore ma ci sono riusciti e questa maggioranza intende andare avanti.
L’azione di Fratelli d’Italia va avanti
FdI non demorde e va avanti. Riproporremo queste proposte ogni volta che ci sarà l’occasione di farlo, a partire dalla manovra, e si chiederà conto al Pd e al M5S. Noi vogliamo essere il movimento delle libere professioni e di chi si rimbocca le maniche ogni giorno, contro uno Stato che fa di tutto per mettergli i bastoni tra le ruote, per fare impresa, creare ricchezza e posti di lavoro.
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Ci sono delle libere professioni che andrebbero regolamentate, con creazione di appositi albi con iscrizione obbligatoria, ad esempio gli amministratori di condominio, chi vive in un condominio è obbligato ad avere un amministratore per Legge, ma non è tutelato. Per far dimettere un amministratore poco serio, un cittadino deve rivolgersi ad un avvocato o al tribunale, non c’e’ un albo, o un consiglio come per i notai, gli architetti, che tuteli il cittadino, quindi bene le libere professioni ma tutela anche per i cittadini…..
FINALMENTE QUALCUNO CI DIFENDE VERAMENTE E NON CON LE CHIACCHIERE!