L’ironia di Magalli arriva al Quirinale: «A Mattarella ho detto: Lei mi deve qualcosa» (video)
«Ho detto al Presidente Mattarella “lei mi deve qualcosa”…». È il siparietto che Giancarlo Magalli ha rivelato a Vieni da me su RaiUno. Il conduttore, nelle Quirinarie celebrate nel 2015, ottenne «oltre 20mila voti». «Più di personaggi come Rodotà e Zagrebelsky», ha ricordato, ripensando alle consultazioni lanciate all’epoca dal Fatto quotidiano. «Quei voti dati a me erano il segnale di un orientamento, dell’intenzione di puntare su personaggi nuovi e di svecchiare. L’ho detto al Presidente Mattarella… “lei mi deve qualcosa”…», ha concluso.
«Io, volto di una insurrezione sorridente»
La “candidatura” di Magalli al Colle divenne all’epoca un tormentone pop, dibattuto dall’opinione pubblica e affrontato con grande ironia dal diretto interessato. «Io sono stato scelto da tanti amici del Web come volto di questa insurrezione sorridente, come ho voluto chiamarla, ma avrebbero potuto scegliere molti altri volti al posto del mio e la protesta sarebbe stata egualmente efficace, perché la faccia da mettere è, sì, importante, ma quelle che contano sono le facce da togliere», commentò in quei giorni il conduttore sulla sua pagina Facebook.
Quando alla Camera risuonò: «Magalli»
Ma la vicenda non si fermò lì: il nome del Giancarlo nazionale alla fine arrivò davvero in votazione alla Camera. Tra le molte bianche e qualche Vittorio Feltri, infatti, Laura Boldrini lesse anche una scheda che riportava «Magalli». Il voto fu accolto con un piccolo boato dell’aula e riuscì a strappare un sorriso bonario perfino all’allora presidente della Camera.