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L’omicidio di Luca Sacchi, fermati nella notte due giovani di 20 e 25 anni. Uno ha precedenti di droga

L’omicidio di Luca Sacchi, fermati nella notte due giovani di 20 e 25 anni. Uno ha precedenti di droga

Cronaca - di Redazione - 25 Ottobre 2019 - AGGIORNATO 25 Ottobre 2019 alle 12:39

Svolta nelle indagini sull’omicidio di Luca Sacchi, il ragazzo ucciso per difendere la fidanzata. Le forze dell’ordine hanno fermato nella notte i due sospettati. Erano le 2,45. Il presunto assassino è stato interrogato in questura dal pm. Secondo le prime indiscrezioni, si tratterebbe di due giovani di 20 e 25 anni. Sono entrambi residenti a Roma sud. Le riprese delle telecamere hanno permesso di rintracciarli in poche ore dall’omicidio. Uno dovrebbe essere di San Basilio. Per altre indiscrezioni, invece, sarebbero del quartiere Ponte di Nona, ma non c’è ancora la conferma. Gli agenti avrebbero trovato la borsa a Tor Bella Monaca. Un sospettato ha precedenti di droga, l’altro è invece incensurato.

Omicidio di Luca Sacchi, l’interrogatorio

Un’operazione congiunta di Polizia e Carabinieri ha permesso la svolta. A quanto si apprende, c’è il sospettato di avere esploso il colpo. Per ore il pm l’ha sentito negli uffici della Squadra Mobile di Roma. A caldo, i due hanno scelto di avvalersi della  facoltà di non rispondere. A quanto risulta all’Adnkronos, i due sarebbero stati fermati nella zona di Roma sud. È lì che abitano. Fondamentale il riconoscimento dell’auto su cui sarebbero fuggiti dal luogo del delitto.  Le telecamere erano quelle del quartiere di Colli Albani. Le forze dell’ordine avrebbero rintracciato l’auto per poi procedere al fermo dei due. Secondo quanto trapela, all’origine dell’omicidio di Luca Sacchi vi sarebbe una questione di droga.

L’accusa ipotizzata è di omicidio volontario

L’accusa ipotizzata verso i due aggressori è di omicidio volontario, come sottolineato dalla Procura di Roma. I due sono stati individuati grazie alla denuncia della madre di uno dei due presunti colpevoli. Sarebbe stata lei a raccontare in Commissariato che un suo familiare aveva commesso il drammatico fatto. L’imbeccata ha messo in contatto Polizia e Carabinieri che sono riusciti a rintracciare i due.

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di Redazione - 25 Ottobre 2019