L’Umbria ha fatto neri i gialli e i rossi. Trionfa il Centrodestra
Sepolti, l’Umbria distrugge ogni sogno di gloria dell’Armata Brancaleone di Giuseppe Conte, Di Maio e Zingaretti. Gialli e Rossi fatti neri dal voto. Bella ciao alla regione…
A pochi minuti dai primi exit poll i boatos già raccontano una nuova storia della regione andata al voto dopo lo scandalo della sanità, ma anche di una politica che dovrà prenderne finalmente atto.
I boatos danno il Centrodestra oltre il 50%
Il popolo è decisamente contro chi governa. Se persino in una regione dominata da decenni dalla sinistra, peraltro alleata con i Cinquestelle, il Centrodestra dovesse trionfare con dati che lo farebbero balzare molto oltre il 50 per cento, vuol dire che Conte e soci dovranno lasciare rapidamente e in buon ordine anche Palazzo Chigi.
I numeri su cui stanno lavorando i sondaggisti dei vari istituti sono impressionanti, con la Lega a ridosso del 40 e Fratelli d’Italia dalle parti del 10. Percentuali che andranno ovviamente verificate dallo scrutinio definitivo ma che sono indicatrici di una tendenza clamorosa.
L’ondata di destra travolge in maniera definitiva Di Maio e i Cinquestelle con il loro ribaltone nelle braccia del Partito Democratico. Pure Zingaretti si lecca le ferite, anche se la sconfitta l’aveva messa nel conto. Anche lui sarà costretto a cambiare radicalmente strategia.
Travolta in Umbria la coalizione di governo
Perdere in Umbria con una batosta consistente ridimensiona le ambizioni di tutti i protagonisti della maggioranza di governo. E lo stesso Renzi avrà poco da esserne felice (nei corridoi) perché un voto come questo travolge l’intera coalizione che pretende di governare l’Italia contro il popolo.
Il Centrodestra, con l’Umbria, è a quota 11. Guidava già altre dieci regioni: Veneto, Lombardia, Trentino, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Molise, Basilicata, Sicilia e Sardegna. Lo deve avere in mente soprattutto chi – con la spocchia che caratterizza Conte – diceva che non è un territorio pari alla provincia di Lecce che decide le sorti di un governo.
Un paragone infelice, perché nessuno tra Pd e Cinquestelle governa nelle regioni in carica o che hanno votato da dopo le politiche a oggi. Il Centrodestra è maggioranza larga nel Paese. Chiudete le luci di Palazzo Chigi e tornate a casa vostra.
Favoloso……………colpire uniti, colpire duro, questi lestofanti non possono farla franca, il 10% di votanti in più lo chiede a gran voce.
Ammazza come corrono, hanno preso il fugone, c’e’ forse Salvini che li rincorre?
Quanta perdita di tempo, se ci fossero state le elezioni, tutto si sarebbe risolto molto tempo fa.