Meloni: «Alla Sapienza scritte infami dei “rossi” contro le Forze dell’Ordine. Che schifo»
Duro sfogo di Giorga Meloni contro le scritte infami contro le Forze dell’Ordine nell‘aula di Scienze politiche della Sapienza. Si tratta di una zona franca letteralmente. I collettivi i sinistra la occupano da anni. Le mura, formalmente “concesse” agli studenti, per le attività di studio e le assemblee, si sono trasformate in un covo per gli “antifà”. Questi antagonisti, “tollerati” all’interno di un Ateneo tra i più prestigiosi, si permettono di incitare all’odio contro polizia e carabinieri. Giorgia Meloni ha pubblicato sui suoi profili social l’immagine con le scritte vergognose.
«Che schifo! Nella facoltà di Scienze Politiche della Sapienza, in uno spazio occupato ormai da anni dai collettivi di sinistra, spuntano frasi e adesivi contro le Forze dell’Ordine. È assurdo – scrive la presidente di FdI – che questi spazi pubblici rimangano nelle mani dei soliti figli di papà. Le autorità accademiche rimuovano subito quelle scritte ingiuriose contro le nostre donne e uomini in divisa e restituiscano subito quello spazio agli studenti. Basta zone franche all’interno delle nostre università».
Meloni: «Intervenga il Rettore»
Che aspetta il Rettore ad intervenire? Vedere slogan come “Tieni alta la guardia”, “merde” è un cazzotto allo stomaco. Così come l’adesivo che mostra un uomo con il volto coperto, sollevare da terra, quasi a volerla strozzare, una guardia. Vergognoso e indegno di un Ateneo di un paese civile. Come mai il Rettore della Sapienza tolleri tutto ciò è un mistero gaudioso. Quest’aula è ostaggio degli antagonisti. E’ ora di ripristinare la legalità. Questa gentaglia non viene lì a studiare, no, viene per ideare queste bestialità e per organizzare le iniziative di protesta da intraprendere. Sì, ha ragione da vendere la Meloni. Che schifo. La situazione delle nostre università è inquietante. Fausto Biloslavo non può parlare all’università di Trento. Scienze Politiche a Roma consente di infamare le Forze dell’ordine. E un ministro Fioramonti che tempo fa postava insulti ai poliziotti. Siamo alla frutta.
Gli “autonomi” gestiscono veri e propri ristoranti abusivi e guadagnano “in nero” in luoghi pubblici. I Rettori lasciano fare: nessuna meraviglia che le Università italiane perdano punti.