Quota 100, Confintesa contro i nostalgici della Fornero: «Vogliono altri esodati»

14 Ott 2019 16:15 - di Angelica Orlandi
quota 100

Il tentativo di abolire quota 100 è dietro l’angolo. Oltretutto con la furbata di cambiare le regole  mentre la partita è in corso. In manovra Renzi vuole smantellare il dispositivo che consentirebbe a tanti lavoratori di lasciare il lavoro. Magari un lavoro usurante. Evidentemente ha nostalgia degli esodati. O ha fretta di abilire ua misura simbolo di Salvini. Altre forze di governo fanno barricate. Meglio non fidarsi. Per questo Francesco Prudenzano Segretario Generale di Confintesa, lancia l’allarme: «Tra le poche cose buone che ha fatto il precedente governo indubbiamente quota 100 rappresenta una di queste. Abolirla penalizzerebbe solo i lavoratori riportandoci ai fasti della Legge Fornero».

La cancellazione della norma che prevede il pensionamento con 38 anni di contributi e 62 di età preoccupano gli italiani.“I nostalgici della Professoressa Elsa Fornero stanno cercando di riproporre quello schema che gettò nella disperazione 350 mila famiglie. Creando la categoria degli esodati alcuni dei quali non hanno retto psicologicamente e si sono tolti la vita».

«Toccare quota 100 – continua Prudenzano– in corso di attuazione sarebbe come cambiare le regole del gioco durante una partita solo perché chi perde non ci vuole stare». Sarebbe una scorrettezza. «Confintesa ritiene che la possibilità di poter usufruire della pensione dopo il raggiungimento dei 62 anni di età, debba essere non un fatto provvisorio ma strutturale. Allo stesso modo è necessario dar corso ad un congruo turn over per recuperare i posti lasciati vacanti e favorire l’occupazione giovanile».

A questi nostalgici dell’era Monti/Fornero – conclude Prudenzano- ricordiamo che è ora di finirla di scaricare sui lavoratori e sui pensionati l’incapacità politica di recuperare risorse, magari con una seria e reale lotta all’evasione fiscale, evitando così di affidarsi alla solita e scontata logica dell’annuncio che premia i furbi e penalizza gli onesti». Ne vedremo ancora delle belle in queste ore.

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