Reddito di cittadinanza: a Napoli e Palermo spunta l’ombra delle mafie
Li chiamano benevolmente “furbetti” del reddito di cittadinanza. In realtà, a intascare il sussidio fortemente voluto dal M5s sono spesso spacciatori, usurai, contrabbandieri. Ma anche camorristi e mafiosi. Due inchieste distinte, pubblicate oggi, arrivano allo stesso risultato. Lo scrive Il Mattino in prima pagina, documentando una serie di casi clamorosi in tutta la Campania. E lo riporta, con altrettanta dovizia di dettagli, Il Giornale di Sicilia, registrando decine e decine di casi dove tanti disonesti hanno usufruito del reddito pur non avendone diritto.
Il Mattino denuncia oggi in prima pagina lo scandalo. «Sono spacciatori, contrabbandieri e addirittura usurai, ma per il Fisco sono così poveri da meritarsi i sussidi economici. Si moltiplicano i casi di furbetti del reddito di cittadinanza anche tra persone arrestate, che gli investigatori scoprono ad «arrotondare» in maniera illegale il sussidio economico previsto per i meno abbienti.
Reddito di cittadinanza a contrabbandieri, usurai e spacciatori
Dietro questi casi, c’è un’organizzazione capillare. Nessuno dei due quotidiani cita esplicitamente la camorra o la mafia. Ma è facile fare due più due. Il quotidiano napoletano cita un’organizzazione di contrabbandieri che intascava il reddito di cittadinanza. «Tutti arrestati per contrabbando di sigarette, si erano garantiti il sussidio tra i 200 e i 500 euro di integrazioni al reddito da dipendenti o pensionati perché quasi nullatenenti, disoccupati, pensionati minimi o con un lavoro precario». C’è dietro un’organizzazione più capillare, che falsifica le documentazioni e intimidisce gli addetti al centro per il lavoro? Lo lascia intendere il governatore della Campania.
De Luca: “In Campania sta succedendo l’ira di Dio”
«Ci sono delinquenti che vanno dai commercianti con la certificazione del reddito di cittadinanza e dicono: io ti do la carta e tu mi dai i contanti. Sta succedendo l’ira di Dio, mi auguro che il governo abbia il senso di responsabilità di fare una verifica su questa corruzione di massa per non fare niente». La denuncia di Vincenzo De Luca, la dice tutta. Il reddito di cittadinanza è un’occasione ghiotta.
L’inchiesta del Giornale di Sicilia
Sono una ventina, da maggio ad oggi (cioè dall’avvio della misura) i “furbetti” del reddito di cittadinanza denunciati a Palermo. Non sono pochi. E il fenomeno, a cui il Giornale di Sicilia di oggi dedica un approfondimento, inizia a preoccupare e i controlli si fanno sempre più serrati. Ma c’è addirittura chi all’interno dello stesso nucleo familiare falsifica i documenti, di solito la residenza, fingendo di vivere separati. Un