Rita Dalla Chiesa: «Salvini e Meloni sono gli unici che non hanno tradito»

14 Ott 2019 15:11 - di Guglielmo Federici
Rita Dalla Chiesa

Rita Dalla Chiesa è una donna coraggiosa. Da tempo dai social espone giudizi netti, senza compiacere nessuno, se non la sua onestà intellettuale. Una bella intervista a tutto campo su laVerità di Maurizio Belpietro non piacerà ai buonisti e ai cultori del politicamente corretto. Non piacerà ai radical chic, agli intellettuali alla Saviano, alla Rubio, definiti «circoli di poveracci». Si parte dall’odio social che da tempo monta contro gli uomini e le donne in divisa, per arrivare al governo giallorosso. Poi a Roma, alla Raggi. Fino a Salvini (“Basta col Papeete, pensate a Capalbio”). Per arrivare alla Meloni. In favore della quale prende partito contro la Gruber: “Ha dovuto pregarla di essere più educata…”.

La popolare conduttrice, figlia del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, avverte che il clima che si respira oggi è simile a quello dei primi anni Settanta che hanno preceduto il terrorismo: Stiamo tornando verso un periodo che pensavamo chiuso da un pezzo, e invece non è vero”. Il riferimento è al tweet choc: ““Rompete i cogl… sugli sbirri morti in questura? Ma chi c… se ne frega! Morissero tutti nello stesso giorno io festeggerei!!”. In Italia le forze dell’ordine sono cittadini di serie B?, le chiede Stefano Filippi. «Per molti lo è e continia ad esserlo». Le parole di chef Rubio e Saviano non hano reso un buon servizio. La giornalista va giù duro: «Ci sono circoli che vorrebbero essere culturali e invece sono circoli di poveracci in un sistema che li fa camminare sul tappeto rosso“.

Dalla Chiesa sul governo: «Alleanza tra gente che si sputava addosso»

Su  Virginia Raggi Rita Dalla Chiesa è impietosa.  Esclude che il sindaco di Roma non voglia scientemente risolvere i problemi, ma probabilmente «si è circondata di gente che non era in grado di poterla aiutare, alcuni sono finiti addirittura in galera». Dunque al suo posto “con un sussulto di dignità avrei ammesso gli errori e lasciato la città a chi pensa di poterla governare meglio”. Più chiara di così. Da applausi.

Così come  le sue parole severe – per usare un eufemismo- sull’attuale governo Conte 2: “Fanno alleanze tra gente che si sputava addosso fino al giorno prima…”. Il riferimento è all’asse tra M5S e Pd. E alla domanda su quale politico apprezza è chiarissima: Matteo Salvini e Giorgia Meloni: “Almeno non hanno tradito. Altri stanno mangiando nel piatto in cui hanno sputato. A me questa gente non pace. Mi sono stufata di sentire del Papeete: perché non parliamo di Capalbio, patria degli intellettuali che non hanno voluto gli immigrati?”. Grandissima Rita.

La presentatrice critica  Lilli Gruber. “Sta diventando sempre più astiosa”. I pregiudizi, le aggressioni verbali, «i sorrisetti che vorrebbero ferire e umiliare chi li subisce, in realtà umiliano soltanto chi li fa». Il riferimento è a Otto e mezzo e al  battibecco con la Meloni: “Ha dovuto pregarla di essere più educata. C’era più rispetto ai tempi delle piazze piene di Craxi, Berlinguer, Almirante. Allora c’era una base, oggi sono rimasti i centri sociali».

Commenti

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  • Monica 14 Ottobre 2019

    Grandi rita e salvini e meloni