Scuola, docenti e studenti: «Lo studio della Storia è centrale, non bastano due ore settimanali»
Due ore settimanali a scuola sono poche. La Storia è utile, interessante e importante. Va approfondita, capita. Da Giulio Cesare a Napoleone, dall’Impero Romano alle Crociate, è un viaggio nella nostra cultura. Un viaggio fondamentale. Un’indagine sull’insegnamento della materia è stata realizzata da Swg per la Gilda.
Le cifre lo dimostrano: fondamentale studiare la Storia
I dati sono interessanti. Per il 64% degli insegnanti, la Storia è utile ad acquisire gli strumenti per interpretare meglio il presente. Il 18% ritiene che serve a non ripetere gli errori del passato. Per il 16% ad ampliare lo sguardo verso il futuro. Sul fronte degli studenti, invece, per il 38% la Storia serva a non ripetere gli errori del passato. Il 30% la considera utile a interpretare meglio il presente e il 29% ad ampliare lo sguardo sul futuro e a prevederlo meglio.
Per il 55% dei docenti lo scopo dell’insegnamento della Storia a scuola è formare le nuove generazioni. Consiste nell’educare i giovani alla cittadinanza (42%). Interpellati sullo stesso tema, gli studenti hanno risposto nche insegnare la Storia a scuola ha l’obiettivo di formare le nuove generazioni (45%). Il 40% a educare i giovani alla cittadinanza. Solo il 15% ritiene che insegnare Storia non abbia alcuno scopo (secondo il 9% perché riguarda il passato e il 6% perché non serve a trovare un lavoro).