Selvaggia Lucarelli ci mette una pezza: «Sulla Meloni facevo solo ironia. Io non sono Merlo»
Selvaggia Lucarelli fa quella che cade dal pero, dopo la marea di critiche che l’ha sommersa per il volgare attacco dell’altro giorno a Giorgia Meloni. «Non capisco le polemiche», dice, spiegando che «non è la prima volta che scrivo di Giorgia Meloni». «Si scrive di quello di cui si parla e questo è un momento in cui il suo è un partito che sta crescendo, quindi è evidente che sia argomento di cui scrivere», sostiene la blogger, a proposito di quell’articolo pubblicato sul Fatto Quotidiano che già nel titolo chiariva un po’ tutto: «Giorgia Meloni è la Bestia».
Lucarelli si difende: «Era un pezzo ironico»
«Premesso che il 50% di quelli che criticano l’articolo non l’ha sicuramente letto, anche perché il Fatto è in abbonamento, non mi sembra un articolo offensivo», si difende Lucarelli, parlando di «un pezzo ironico». Pezzo che, tra l’altro, lei stessa ha postato il pezzo integrale sul suo profilo Facebook. Non solo, la blogger non nasconde di essere anche un tantino infastidita dal fatto di «doverlo specificare», perché «è come spiegare una barzelletta, non è certo un articolo di Merlo». Il riferimento è all’articolo di Francesco Merlo, giornalista di Repubblica che qualche giorno fa aveva scritto un pezzo feroce contro la leader di FdI, definendola tra l’altro “regina di Coattonia” e tirando in ballo anche la sua famiglia.
L’articolo pubblicato sul Fatto Quotidiano
La Lucarelli, invece, si era “limitata” a scrivere, tra l’altro, che «Salvini parla alla pancia degli italiani, lei (Meloni, ndr) all’intestino crasso». Che «se Salvini usa la Bestia, lei è La Bestia», un’affermazione così al limite da spingere la sua stessa autrice a mitigarla.
Mi chiedo quale sia il ruolo nella società della Sig.ra.E’ forse un medico che cura pazienti? E’un ingegnere che costruisce case? È un carabiniere che lavora per la nostra sicurezza?
Cosa perderemmo se non ci fosse?
Ancora con questa pseudo giornalista che si presenta sempre con interventi sopra, ma sopra le righe. Poi che lei inverte marcia e scrive che era satira o sberleffo come un altro ubriacone che disegna cose orribili ma siccome e’ satira allora non possono fare schifo. E’ pur vero che se uno non ce l’ha la ponderazione e la capacita’ di critica non puo’ certo acquistarla ma un poco di dignita’ non guasta mai ed eleva la se dicente giornalista al rango di giornalista.