Sentenze pilotate: arrestato il manager televisivo Casimiro Lieto
C’è anche l’autore e produttore tv Casimiro Lieto, in passato tra i papabili alla guida di Raiuno, tra gli arrestati questa mattina dalla Guardia di Finanza di Salerno. L’accusa è di corruzione in atti giudiziari.
Sono in tutto sette i destinatari della misura di custodia cautelare in carcere. Si tratta di giudici tributari, funzionari, commercialisti e imprenditori. Lo scorso 15 maggio l’operazione della Guardia di Finanza di Salerno, coordinata dalla Procura della Repubblica, aveva portato all’arresto di 14 persone. Al centro delle nuove indagini, ulteriori 10 sentenze di secondo grado pronunciate dalla commissione tributaria regionale – sezione distaccata di Salerno, il cui iter procedimentale risulterebbe essere “pilotato” a favore dei ricorrenti in cambio di somme di denaro corrisposte a titolo corruttivo.
Anzaldi: “La Rai faccia chiarezza”
«L’arresto di uno dei principali dirigenti dell’informazione di Rai1, riferimento prima dei programmi della mattina e poi dei contenitori del pomeriggio. Oltre che di tante altre produzioni, non può lasciare indifferente l’azienda. Giusto essere garantisti fino al terzo grado di giudizio, ma è evidente che le notizie che arrivano dalla Procura di Salerno hanno conseguenze pesanti sulla programmazione del principale canale Rai. L’azienda dica subito come intende agire». Così il segretario della Commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi (Italia Viva), commenta la notizia dell’arresto dell’autore televisivo attualmente impegnato nel programma sportivo “La Domenica Ventura” su Raidue.
Casimiro Lieto arrestato assieme a giudici e manager
Tra gli arrestati eccellenti, come riporta il sito locale Orticalab, c’è anche Antonio Mauriello. Quest’ultimo dopo aver ricoperto l’incarico di Giudice Tributario a Salerno, fa parte, da circa un anno, del Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria. I fatti contestatigli riguardano il presunto concorso in 5 episodi di corruzione in atti giudiziari condotta, secondo la Procura, in qualità di intermediario. Tra gli arrestati, inoltre, ci sono imprenditori e commercialisti.
Tra gli episodi contestati ci sono la cancellazione di un debito con l’Erario di oltre 35 milioni di euro ottenuto da una società di Sarno (Salerno); per un’altra società di Angri (Salerno), l’indebito vantaggio ottenuto supererebbe i cinque milioni di euro; per una terza società di Avellino, invece, la somma annullata raggiungerebbe il milione di euro.
Nelle intercettazioni uno dei beneficiari di una sentenza pilotata parlando con un giudice tributario, si complimenta così per il risultato ottenuto: “Grandissimo Presidente, presidente un gol, un gol da campionato del mondo, ma io lo sapevo che lo poteva fare solo un presidente sto gol”.
Stando a quanto emerge dall’inchiesta, inoltre, una mazzetta da 10 mila euro sarebbe stata elargita per aggiustare una sentenza su un ricorso da 35 milioni di euro presentato da un imprenditore dell’Agro nocerino sarnese.
Ma non è tutto. Ci sono infatti anche promesse di posti di lavoro a figli e parenti di giudici tributari da parte di imprenditori per aggiustare sentenze tributarie. E’ il caso di un rappresentante di una azienda conserviera dell’Agro nocerino sarnese. Ha offerto a un giudice un posto di lavoro al figlio e alla nuora, oltre ad un regalo economico di 7 mila euro.