OFFERTA Le tante aperture di pizzerie di qualità degli ultimi mesi nella Capitale, non hanno intaccato il successo di un indirizzo che a nostro avviso rimane saldamente sul podio virtuale per tale tipologia di proposta. L’impasto a base di acqua e farina è infatti perfetto per lievitazione e cottura, con un’alveolatura pronunciata e una grande tenuta anche con condimenti impegnativi. Ne abbiamo provate diverse – margherita, supermargherita (con parmigiano), siciliana con pomodoro, pomodorini, capperi, olive nere e carciofini, l’eccellente Greenwich con mozzarella, blue stilton e riduzione di Porto – con grande soddisfazione, eccetto per la cacio e pepe, adatta ad essere divisa fra i diversi commensali in quanto mangiarla intera sarebbe pesante per via della copiosa presenza di pecorino. Da plauso pure i fritti: abbiamo assaggiato un supplì classico, uno con aglio, olio e peperoncino e una crocchetta di patate e ‘nduja, tutti di ottimo livello. Buona, per chiudere, l’offerta di dolci fra i quali abbiamo provato una convincente crema al mascarpone. Alla spina si possono bere chiara e rossa della Forst, oltre a due opzioni artigianali, in occasione della nostra visita una weiss e una IPA, mentre chi gradisce maggior scelta, può attingere alla fornita carta delle birre in bottiglia.
AMBIENTE All’insegna della semplicità, con una grande sala e una più riservata con un giusto numero di tavoli, a cui se ne aggiungono altri nello spazio antistante ben protetto dalla strada, quando la temperatura lo consente.
SERVIZIO Rapido ed efficiente pure a locale pieno.