Stazione Centrale di Napoli, gente inferocita si scaglia contro il ladro rumeno, la Polfer lo salva
Momenti di fortissima tensione alla Stazione Centrale di Napoli. Un furto, la gente inferocita, il tentativo di linciaggio, l’intervento degli agenti. A finire in manette e poi in tribunale è un rumeno di trent’anni.
Da tempo noto alle forze dell’ordine, pregiudicato, aveva già commesso reati contro il patrimonio. Il suo atteggiamento aveva messo subito in guardia la polizia ferroviaria. Gli agenti lo tenevano d’occhio a distanza.
Lui ha preso di mira una giovane studentessa, voleva derubarla. Si è avvicinato, l’ha spintonata. Poi le ha sottratto il telefono cellulare che era nella tasca dello zaino. Immediatamente dopo il malvivente rumeno è scappato via di corsa nella Stazione Centrale di Napoli.
Alcuni passanti, che avevano assistito alla scena, l’hanno bloccato. E hanno cominciato a colpirlo con calci e pugni, ferendolo in molte parti del corpo. Inferociti, hanno tentato il linciaggio. A quel punto sono intervenuti i poliziotti della Polfer che hanno “salvato” il malvivente rumeno dalla furia della gente.
Gli agenti hanno bloccato il ladro che cercava di scappare e l’hanno arrestato con l’accusa di rapina. Il rumeno è stato giudicato con rito direttissimo e condannato a due anni di reclusione ai domiciliari. E’ stato condannato pure al pagamento di una sanzione di 800 euro.
Stazione Centrale di Napoli sempre più a rischio
Molti i precedenti alla Stazione Centrale di Napoli. Pochi giorni fa un altro episodio finito nelle cronache. Un uomo si è messo a battere con insistenza con le mani sul finestrino del treno. Voleva attirare l’attenzione della hostess che stava lavorando sulla banchina.
E quando lei si è accorta di quel rumore e si è voltata, lui non ha perso tempo. Si è abbassato i pantaloni e le ha mostrato i genitali. Forse credeva che l’avrebbe fatta franca, salvato dalla partenza del treno. Ma i poliziotti sono stati più veloci. Sono saliti a bordo, lo hanno identificato. E dovrà pagare 10mila euro.